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Visualizzazione dei post da 2016

Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

Buon Natale!

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Buon Natale da tutto lo staff di HUMANA!

Alla scoperta dei diritti dei bambini!

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Grazie al Bilancio Partecipativo del Comune di Cornaredo, HUMANA sta collaborando con l'Istituto Statale IV Novembre (Cornaredo) per il progetto di "Gemellaggio Creat(t)ivo". Questo percorso prevede uno scambio di informazioni, materiali e molto altro con la scuola di HUMANA ad Amalika, in Malawi. Ormai siamo arrivati alla fase operativa del progetto! Gli studenti della scuola materna e delle scuole elementari stanno accogliendo nelle loro classi le operatrici di HUMANA, per scoprire più informazioni sulla scuola di Amalika e per capire quali sono i diritti dei bambini. Ecco alcune foto degli incontri e alcuni disegni:

Carta, Forbici e Nastro!

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Questo Natale, diventa anche tu un volontario di HUMANA e unisciti alla nostra campagna "Carta, forbici e nastro!". Dedica alcune ore all'attività di impacchettamento dei regali, per i clienti dei negozi Tigotà e Maison du Monde della provincia di Milano e Novara. Non solo conoscerai i progetti di HUMANA, ma ci aiuterai a sostenere due "Academy for Working Children" a Jaipur (India), contribuendo così a garantire l'istruzione a circa 300 bambini, costretti a lavorare per aiutare le proprie famiglie. Quando: dal 7 al 24 dicembre (i giorni variano a seconda del punto vendita aderente). Come: contattaci al numero 02.93.96.40.09 o all'indirizzo  volontariato[@]humanaitalia.org Ti aspettiamo!

Giornata Mondiale contro l'AIDS

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1 dicembre 2016 - Giornata Mondiale contro l'AIDS In 17 anni, con i nostri programmi TCE (Totale Controllo dell’Epidemia) e HOPE abbiamo raggiunto 14 milioni di persone in 10 paesi. Al centro di ciascun intervento di HUMANA c’è la persona: non solo beneficiaria delle cure, ma anche promotrice di campagne di prevenzione che coinvolgono chi non è ancora a conoscenza della propria condizione. #WorldAIDSDay #noAIDSDay Telma Ignácio Banze ha 45 anni, vive a Boane (nella provincia mozambicana di Maputo) e ha scoperto di essere affetta da #HIV nel 2011. Dopo aver perso il marito proprio a causa di questa malattia, è rimasta da sola con 5 figli, ma non si è persa d’animo. “Ho cambiato la mia vita, trasformando la sofferenza in energia positiva e aiuto per gli altri”. Grazie al programma HOPE di HUMANA, infatti, non solo Telma ha ricevuto cure mediche e assistenza, ma si è attivata in prima persona, diventando lei stessa un’operatrice HOPE a Boane. “È lo stigma che uccide. Ma grazie

Natale 2016

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Sì, è corretto: bambini lavoratori. Hanno dai 5 ai 15 anni e ogni mattina si svegliano all'alba per girare tra i sobborghi di Jaipur raccogliendo bottiglie di plastica da rivendere poi ai riciclatori della zona per contribuire al bilancio familiare. In India oltre 8 milioni di bambini non hanno la possibilità di studiare poichè costretti a lavorare. Le Academy for Working Children di HUMANA accolgono questi bambini e offrono loro una formazione completa! Nelle Academy oltre a fornire l'istruzione primaria, si segue lo sviluppo del comportamento e della personalità anche attraverso la pratica sportiva. Diversi laboratori professionali insegnano ai più grandi un lavoro "vero": è questa una delle chiavi per toglierli dalla strada! Oggi grazie a HUMANA e alle persone che la sostengono, le Academy accolgono oltre 1200 bambini. E' molto, ma ancora tanto ci resta da fare... Clicca qui per scoprire la campagna del Natale 2016 di HUMANA!

#iocomprosolidale

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La campagna natalizia di HUMANA continua! E oggi vi vogliamo parlare dell'iniziativa #iocomprosolidale, lanciata da KPMG Italia. Saremo ospitati dall'azienda per due giornate all'insegna della solidarietà! Tutto ciò che raccoglieremo andrà a sostegno del progetto “ ACADEMY FOR WORKING CHILDREN ” che mira a garantire un’istruzione ai bambini di strada e ai bambini lavoratori delle baraccopoli del Rajasthan, in India. Grazie ai fondi raccolti, ogni anno 1260 bambini, fra i 6 e i 13 anni di età, hanno l’opportunità di andare a scuola, avere divise scolastiche e praticare attività sportive, mentre le donne e i giovani delle comunità possono frequentare corsi di computer con lo scopo di colmare il digital divide che separa gli strati più poveri della popolazione dai più ricchi. Per scoprirne di più:  Studiamo insieme un futuro migliore!

SERR: Ci siamo anche noi!

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La Settimana Europea per la Riduzione Rifiuti è un’iniziativa della Commissione Europea per sensibilizzare cittadini, istituzioni, associazioni e imprese sul tema della prevenzione e della riduzione dei rifiuti. Anche HUMANA, che da sempre promuove la cultura del riutilizzo, attraverso la filiera di raccolta abiti usati, partecipa per il quarto anno all'iniziativa, con diverse azioni in programma. Una tra queste sarà la partecipazione al Mercatino del Bio e del "km 0" presso il Comune di Lissone, domenica 20 novembre (Piazza Libertà, dalle 9.00 alle 13.00), con la vendita di prodotti biologici del territorio e di artigianato e prodotti del commercio equo e solidale. Questa sarà sicuramente un'occasione in più per sensibilizzare i cittadini sulle tematiche del riutilizzo e per sostenere la campagna natalizia di HUMANA ! Vi aspettiamo :)

Tutto dipende dalla creatività del maestro

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"Acertou, acertou, muito bem!" ( "E' corretto, è corretto, molto bene!") cantano all'unisono i bambini della classe seconda della scuola elementare di Machava, a Maputo, e fanno partire un forte giro di applausi per la loro compagna di classe che ha appena scritto la lettera "A" in modo corretto sulla lavagna. La canzone fa parte di un gioco che incoraggia i bambini a svolgere una parte attiva nella classe. La bambina, orgogliosa, ha appena raggiunto la sua scrivania quando i suoi compagni sono già in fila per scrivere la lettera successiva. Ognuno vuole essere applaudito. "L'elemento più importante è quello di invogliare i bambini ad imparare. Per farlo è fondamentale la creatività del maestro", spiega Abílio Muteli Pelágio, 25 anni, studente dell' ADPP Teacher Training College di Maputo, quando gli è stato chiesto come insegna ai bambini a leggere e a scrivere. "Si può utilizzare il classico abecedario, oppure si

La migliore studentessa dell'anno!

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Madalena Elias Draga, 23 anni, è stata eletta “Migliore studentessa dell’anno” all’ADPP Teacher Training College di Gaza. Il College forma gli studenti che hanno l’aspirazione di diventare insegnanti. "Sono entusiasta di essere stata eletta Migliore studentessa dell'anno . Tuttavia, ciò che mi elettrizza maggiormente è immaginarmi come insegnante e immaginare come svolgerò il mio lavoro. Penso che sarò una buona insegnante: mi piace lavorare con i bambini e mi considero ben preparata rispetto a ciò che insegno. Penso anche che sarò un'insegnante originale. Questo perché la formazione al College mi ha insegnato a valutare  e modificare costantemente la metodologia di insegnamento. Ho imparato ad assumermi la responsabilità della mia formazione - questo è ciò a cui mira il metodo di studio incentrato sullo studente dell' ADPP Teacher Training Colleges - insegnamento che cercherò di trasmettere anche ai miei studenti. Ho anche acquisito molta dimestichezza con i

Una storia di successo!

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Questa è la mission dell'aiuto allo sviluppo del People to People Mkushi College of Education nella provincia centrale dello Zambia. Il suo programma di insegnamento mira a fornire una formazione a tutto tondo per quegli studenti che si preparano a diventare zelanti insegnanti con la volontà, il cuore e le competenze per lavorare nelle zone rurali. Nel 2009, DAPP ha firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con il Ministero della Pubblica Istruzione per aprire otto istituti di istruzione in tutto lo Zambia. Lo scopo di DAPP Zambia è di creare sviluppo nelle comunità attraverso la condivisione di competenze necessarie, di conoscenza e degli strumenti per combattere la povertà, l'analfabetismo e le malattie. La prima scuola è stata aperta nel distretto di Mkushi. Il Collegio ha aperto le sue porte per le prime ammissioni nel 2012 dopo che è stato ispezionato ed approvato dal Ministero dell'Istruzione, della Scienza, della Formazione Professionale e dell'Istruzio

Dalla strada verso un futuro migliore

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Nonostante la giovane età, Mário Alexandre, 11 anni, meglio conosciuto come "Marito", ha già vissuto un sacco. C'è stato un periodo in cui non sapeva cosa fosse la scuola, e ancora di meno sapeva cosa fosse una casa. Dal collegio dell' ADPP Children's Town , Centro per bambini abbandonati e orfani, dove ora vive con altri 57 bambini vulnerabili, Marito ha solo un lontano ricordo delle strade di Maputo, dove è cresciuto dopo essere stato abbandonato sei anni fa dai suoi genitori nella provincia di Gaza. Oggi, Marito viene spesso scelto per guidare le attività e per rappresentare il Centro in varie occasioni. E' uno degli studenti più interessati della classe quinta ed è in grado di scrivere meglio perfino di alcuni studenti del sesto anno. Cosa piacerebbe fare in futuro a Marito?  Lui sorride timidamente prima di confessare: "Mi piacerebbe diventare un meccanico di auto." Nel frattempo, Marito continuerà costruire macchinine fatte di lattin

Un'altra India

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Oggi iniziamo una nuova avventura. Stiamo partendo alla scoperta dell'India e dei progetti di HUMANA in un viaggio itinerante tra Delhi e il Rajasthan. La Vacanza solidale è l'occasione perfetta per combinare solidarietà e scoperta delle meraviglie dell'India. Entreremo in contatto con un'altra India, incontrando le persone del posto, visitando i progetti di HUMANA, come le Academy for Working Children a Jaipur, beneficiarie della nostra Campagna Natalizia 2016. Vuoi essere il nostro compagno di viaggio?  Scopri di più cliccando qui : Programma!  

La storia di una rinascita

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"Dopo il suicidio di mio padre, mi sono sentita in frantumi e senza speranza. Il futuro della mia famiglia era molto incerto", racconta Arti. Questa sarebbe potuta essere la fine della storia di Arti , al contrario, invece, è diventato l'inizio di una coraggiosa lotta contro le sue condizioni di vita e un trampolino per lanciarsi verso il nuovo percorso dell'istruzione. Arti, 15 anni, attualmente vive con la madre e i due fratelli a Neemrana , in Rajasthan. La lotta di Arti è incominciata quando il padre, incapace di far fronte alla condizione di povertà e ai debiti in aumento, si è suicidato lasciando dietro di sé la moglie e tre bambini. Senza l'assistenza finanziaria del padre, la famiglia ha lottato per mettere due pasti in tavola ogni giorno. Così, il desiderio di Arti di studiare e di istruirsi è stato accantonato, finché un giorno il team HUMANA People to People dell'India (HPPI) dell'Academy for Working Children (AWC) ha constatato la profo

Un futuro migliore

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Aseem è un vivace bambino di 9 anni che vive con la famiglia in una baraccopoli del villaggio di Chakkapur, in Gurgaon.  Proprio come tutti i bambini di 9 anni è vivace e curioso, ma è qui che si interrompono le somiglianze. Aseem soffre di distrofia muscolare , una malattia degenerativa che provoca una progressiva debolezza muscolare e, infine, porta alla paralisi del corpo. Non è in grado di camminare. Nonostante queste sfide persistenti e un dolore fisico costante, Aseem è un bambino incredibilmente luminoso e felice che ama stare con i suoi amici e si impegna in tutte le attività come i suoi compagni. Tuttavia, è costretto a trascorrere molto tempo a letto e il suo "mezzo di trasporto" è la sorella Tumpa, 12 anni.  Tumpa ha abbandonato la scuola una volta raggiunta la sesta classe dal momento che doveva occuparsi del fratello e accompagnarlo in giro. Humana People to People India, tramite il Community Development Project (CDP), lavora a stretto contatto con la bara

Orlando: un buon pasto al giorno cambia la vita dei bambini!

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Orlando è un bimbo pacato che frequenta la quarta classe e vive in provincia di Maputo (la capitale del Mozambico). Gli piace molto andare a scuola e ama studiare matematica. Il suo sogno nel cassetto è di diventare un insegnante e per questo si impegna molto negli studi! Anche se Orlando adesso sta facendo dei grandissimi progressi a livello scolastico, nel passato non è sempre stato così, anzi, possiamo affermare che non era assolutamente lo studente energetico e modello che è oggi. “ Orlando a volte non veniva nemmeno a scuola ” ci racconta Ilda Ismael Chicuanba, l’insegnate di Orlando della Scuola Primaria Pfungurene. “ Dovevamo corrergli dietro e non era assolutamente attivo in classe ”. La Scuola Primaria Pfungurene è a circa 90 km dalla città di Maputo. In questa area la maggior parte delle donne coltiva un piccolo orto per soddisfare al bisogno primario di sostentamento della famiglia mentre gli uomini sono spesso emigrati lontano in cerca di un lavoro. Quando nel 2012

#giornatamondialedellebambine

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Mi chiamo Nafisha e vivo a Mewat, in India. Ho 11 anni. Non sono mai andata a scuola perchè i miei genitori preferivano che io studiassi solo religione. Le cose sono cambiate con la visita degli operatori di HUMANA. Le persone di HUMANA hanno parlato con le donne del nostro villaggio e anche con la mia mamma, spiegando che avrebbero realizzato dei corsi di formazione in una zona vicina al villaggio. Le lezioni sarebbero state tenute solo da insegnanti-donna: questo ha convinto anche mia mamma. Mancava l'approvazione di mio padre, che è stato molto severo e contrario alla proposta. Ma mia mamma non si è arresa. Ho coinvolto l'insegnante in presenza di mio padre, il quale sosteneva che io non dovessi imparare l'hindi . L'insegnante ha così cominciato a spiegargli che per poter svolgere qualsiasi lavoro, non potevo non conoscere l'hindi. Gli hanno inoltre spiegato che, oltre alla formazione, HUMANA mi avrebbe potuto dare dei vestiti, le scarpe, lo zaino, i libri su

Aperitivo Solidale!

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Cari lettori del blog di HUMANA ! Questa sera abbiamo organizzato un aperitivo a sostegno della progetto "Un mattone per l'asilo di Muzuane" ! Siete tutti invitati presso il Circolo Terre e Libertà (Via Don Bosco 7, Milano). Cibo etnico, artigianato dal Mozambico, foto dai progetti e tanto divertimento! I proventi della serata andranno a favore della ricostruzione dell'asilo di Muzuane, progetto per il quale si può ancora donare su Rete del Dono: raggiungiamo insieme l'obiettivo per garantire la riapertura della scuola prima della stagione delle piogge! Vi aspettiamo! Aiutaci anche tu a riaprire a settembre con una scuola sicura e accogliente per tutti i bambini! Ogni donazione è di fondamentale importanza per Muzuane! Per saperne di più, clicca qui: "Un mattone per l'asilo di Muzuane"

*La Giornata Mondiale dell'Insegnante*

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Oggi, 5 ottobre, si festeggia la Giornata Mondiale dell'Insegnante . Così abbiamo deciso di raccontarvi la bellissima storia di Isabel, insegnante presso una scuola di HUMANA in Mozambico. Buona lettura! :) Qualcosa nel modo dolce e incoraggiante con cui Isabel interagisce con i suoi studenti, l'entusiasmo e la curiosità con cui i bambini la guardano, non lasciano spazio a dubbi: Isabel sta chiaramente facendo ciò che ama ! Ogni tanto si siede accanto ai suoi studenti per aiutarli a risolvere un problema e per incoraggiarli a provare senza mollare mai. Il bagliore negli occhi dei bambini è visibile anche dopo che la giornata di scuola finisce. " Una delle cose più importanti che ho imparato durante i miei studi presso l'ADPP Teacher Training College è che i bambini dovrebbero avere un ruolo attivo nel processo di apprendimento ", spiega Isabel. " Si tratta di qualcosa di molto diverso da quello che ricordo dalla mia esperienza alle elementari: non doveva

Sostenere a distanza...si può!

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"Mi chiamo Mauro Orso e ho aderito al programma di Sostegno a Distanza di HUMANA da circa 10 anni. Ho conosciuto HUMANA in occasione di una fiera del terzo settore a Padova e, successivamente, ho anche trascorso una settimana presso la sede di HUMANA in Danimarca, in quanto volevo valutare la possibilità di un’esperienza all’estero come volontario. Nonostante abbia poi fatto delle scelte diverse, l’aver apprezzato il modo con il quale lavora l'associazione mi ha fatto decidere di aderire al programma di Sostegno a Distanza per dare una mano. La gioia di vedere quanto è stato fatto e di come, anche con poco, si possano cambiare le cose è stata immensa. Ma resta ancora molto da fare! Ricevo periodicamente una newsletter di HUMANA, che mi informa sui progressi dei bambini che sostengo. Ricordo in particolare un racconto letto anni addietro, sulle vacanze di lavoro in Mozambico: mia moglie ha lavorato in quel paese per circa un anno, come volontaria, e anch'io ci sono stato

Dai ricordi di Patrizia

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Con ancora nelle orecchie la musica dei batuk, davanti agli occhi i mille colori delle capulane e sotto il naso il profumo del mare salgo sull’aereo con destinazione Milano. Molti ricordi mi scorrono di fronte in queste ore, moltissime persone incontrate anche solo per un saluto, poche parole o uno sguardo ma tutti mi hanno arricchita, mi hanno cambiata. Un incontro che più di tutti mi ha segnata, quello che più spesso si fissa nei miei occhi è il sorriso, lo sguardo, le domande e i pensieri delle donne mozambicane . Le donne della comunità di Muzuane, le donne che allattano sedute nei cortili delle loro piccole case, le donne che raccolgono molluschi sul fondale della baia di Nacala, le donne che vendono patate e banane al mercato, le donne che coltivano il loro campo di manioca, le donne che sempre portano un bambino nella capulana sulle spalle e grandi pesi sulla testa. Queste donne hanno un animo di ferro, fin da bambine cominciano a prendersi cura della casa, dei fratellini

Dai ricordi di Agnese

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Sempre nel cuore "La strada che ho percorso il 16 giugno 2014 dall'aeroporto di Nampula, Mozambico, a quella che sarebbe diventata la mia casa per tre mesi mi è sembrata infinita. Mi accoglievano colori, sguardi e paesaggi sconosciuti. Dopo tre mesi la stessa strada mi è sembrata troppo breve per poter vivere ancora un’istante dell'esperienza che mi ha lasciato dentro emozioni e sensazioni indimenticabili. La gioia più grande è stata quella di essere stata partecipe, giorno per giorno, della vita degli studenti dell'Istituto Politecnico di Nacala, con i quali ho condiviso momenti felici di svago, ma anche le piccole difficoltà che gli adolescenti incontrano nel loro cammino. Il regalo che l’Africa mi ha fatto sono stati gli occhi felici e pieni di allegria dei bambini di Muzuane, in grado di gioire anche solo per un TA TA. Grazie a chi crede in questo progetto e che con professionalità, passione e un grande cuore contribuisce a creare un mondo migliore."

La piantagione di anacardi

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A qualche ora da Nacala, nel nord del Mozambico, HUMANA gestisce una coltivazione di anacardi (Caju in portoghese), precisamente a Itoculo . Dopo una visita dell’Istituzione Incaju a Itoculo, nasce l’idea di cominciare una coltivazione di anacardi proprio a Itoculo. Quando gli agricoltori formati da HUMANA cominciarono a raccogliere gli anacardi, si riuscirono ad occupare col tempo anche della trasformazione del frutto dell’anacardo: dal frutto si ricavano gli anacardi, il succo, la melassa e la bistecca di caju che è presente solo nei giorni della raccolta. I tipi di anacardi che producono sono quelli semplici, quelli tostati con il sale, quelli dolci con il sesamo e quelli con il peperoncino. È inoltre un centro di formazione pratica per alunni del corso di agricoltura. Ci sono state varie collaborazioni con scuole dei distretti vicini e non solo con le scuole di ADPP, durante le quali gli alunni hanno seguito corsi di formazione pratica. Da aprile a giugno c’e’ il periodo di

Donne che fanno la differenza

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Lindiwe Alice Mathebula nasce a Bethal (Sud Africa) nel 1990. Cresce grazie ai sacrifici della mamma che accetta qualsiasi lavoretto per riuscire a sfamare la sua bimba, Lindiwe impara così che le donne hanno una spina dorsale di ferro e un cuore d’oro. Dopo essere riuscita a terminare le scuole dell’obbligo nel 2008 capisce subito che l’ostacolo che spesso, giovani ragazze come lei, devono affrontare è l’insufficienza di risorse  economiche che le porta a dover interrompere gli studi. “Sapevo che non potevo frequentare l’università perché non avevo i soldi necessari e quindi ho potuto solamente scegliere di iscrivermi ad una scuola superiore con indirizzo informatico. Nel 2010 sono rimasta incinta e nel dicembre dello stesso anno ho dato alla luce una bellissima bambina. L’anno seguente però la mia adorata mamma è deceduta e quello è stato senza ombra di dubbio l’anno peggiore della mia vita ”. Nel 2014 Lindiwe vede un poster appeso ad un muro, HUMANA Sud Africa sta cercando Op

Dai ricordi di Laura

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“Ho bisogno di svuotare quel cassetto…ho nuove carte da archiviare” Tutto nasce così…tiro fuori tutte le carte che sono ormai sepolte e dimenticate da diversi anni, seduta in terra a gambe incrociate…foto, ricevute, fogliettini scarabocchiati... … e lì mi riappari …una vecchia foto ormai sbiadita, quasi non mi riconosco più, sono passati così tanti anni? Sono così invecchiata? E in quel momento sento battermi forte il cuore , chiudo gli occhi e risento quegli odori, quelle voci che mi sono state tanto care e che credevo dimenticate, ma che erano solo lì, addormentate in un angolo della mia testa e aspettavano solo che qualcuno o qualcosa le risvegliasse. Il salto nel passato è d’obbligo o forse non ne posso fare a meno e così mi lascio andare ai ricordi… Sento quella vocina che mi urla “Musungo!”, mi giro e ti vedo …per me bella come solo una bimba piccola può essere…tutta sporca, i vestiti impolverati e mezzo strappati, la candela al naso, gli occhi così neri che per un attim

L'Isola di Mozambico #2

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Il popolo dell’Isola di Mozambico è molto allegro e accogliente e spesso per le strade si possono trovare donne che ballano la danza, chiamata “ Tofu ”. Da poco sono stati aperti alcuni supermercati, ma sostanzialmente gli abitanti dell’isola hanno sempre vissuto e ancora vivono di pesca. L’isola è divisa in due parti: la città Makuti e la città di Pietra e Calce . La prima è fatta di case di paglia e terra mentre la seconda è fatta di pietre. Il Fattore caratterizzante della divisione è il fatto che la parte più povera (Makuti) è costruita a circa 3\4 metri sotto il livello della strada perché è da qui che hanno preso le pietre per costruire la Fortezza e la parte ricca dell’Isola: dove vivevano i governatori, i commercianti e gli stranieri in genere. La Fortezza (in portoghese Fortaleza ) era una base di protezione dell’isola dove vivevano i militari, ma non solo perché fungeva anche da prigione e da base per la vendita degli schiavi che partivano proprio da qui per andare in

L'Isola di Mozambico #1

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L’Isola di Mozambico (in portoghese Ilha de Moçambique) è un luogo ricco di storia, segnato dalle memorie del passato coloniale portoghese. Per arrivare all’Isola bisogna percorrere un ponte di 2 km a doppio senso di marcia ma con una sola corsia. Ma ne vale la pena! Il paesaggio naturale è mozzafiato con spiagge bellissime e vi sono presenti anche diversi monumenti, come la statua di Vasco De Gama e di Luis di Camussa ( uno scrittore che scrisse un libro sulle odi dell’isola, conservato all’interno del museo). Un curioso aneddoto riguardante l’Isola di Mozambico, spiega anche l’origine del nome Mozambico: un semplice fraintendimento di Vasco De Gama. L’esploratore portoghese, arrivato sull’Isola nel 1498, incontrò lo sceicco governatore dell’Isola, un certo Moussa Ben Mbiki . Vasco de Gama capì male il nome e pensava si chiamasse Mozambique , da qui il nome dell’Isola poi diventata capitale dell’omonimo paese. Sull’Isola è presente un’importante museo, un tempo casa dei Gesui

Quando la famiglia ci sostiene

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Parmeena è una ragazzina di 12 anni, figlia di Akhtar e Rahisan, che vive Ghasera, nel villaggio di Mewat. La sua infanzia è trascorsa in un ambiente famigliare molto conservatore e quando il personale di HUMANA è entrato in contatto con i genitori di Parmeena, non è stato assolutamente facile convincerli dell’importanza della scuola. Akhtar e Rahisan hanno infatti snobbato le proposte di HUMANA. Tuttavia, con gli sforzi e il sostegno di altri genitori di Mewat, soddisfatti dalle opportunità scolastiche offerte da HUMANA, il personale poco a poco li ha convinti a iscrivere Parmeena al centro. Molto contenta per questa decisione, Parmeena ha iniziato frequentando il centro per mezza giornata e poi è arrivata la svolta: i suoi genitori hanno insistito perché continuasse questo percorso e da quel giorno ha cominciato a frequentare i corsi di Urdu. Per gli insegnanti darle una formazione da zero è stata una sfida, ma grazie al nuovo appoggio dei  suoi genitori, Parmeena si è sentita

La manioca: come cucinarla da cima a fondo!

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La manioca , in portoghese mandioca , è una pianta molto particolare, la cui coltivazione avviene anche in Mozambico. Molto spesso le persone hanno un piccolo campo che coltivano con mais, manioca, faglioli e piccole colture per autoconsumo della famiglia. In queste coltivazioni la manioca non manca mai : viene piantata nel periodo precedente a quello delle piogge e cresce in 10 mesi. Dopo questo periodo le donne (che si occupano delle colture della famiglia) cominciano a raccoglierla. Essendo un tubero, viene raccolta tutta la pianta (i tuberi, la pianta e le foglie in cima) e viene utilizzato tutto: il tubero e le foglie si mangiano, mentre la pianta ( fatta di un piccolo tronco ) viene conservata perché sarà il semente per il prossimo anno. La lavorazione Ci sono moltissimi modi per consumare la manioca! Nelle comunità di Nacala, Maria (del progetto TCE di HUMANA) va di quartiere in quartiere per insegnare alla comunità i modi migliori per consumare questo cibo. Ecco alcun

Una storia di forza e speranza

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  Guddi Devi è una madre single di 3 bambini ed è un esempio di speranza e forza per i suoi figli e per tutta la comunità. Il marito, afflitto da dipendenza da alcool, 15 anni fa ha lasciato a casa in stato di ebbrezza per non tornare mai più, abbandonando Guddi e i suoi figli. Il peso delle spese familiari e il lavoro da 1000 rupie al mese di Guddi, hanno cambiato completamente lo stile di vita della famiglia. Con un solo stipendio riuscivano a malapena a sostenere i loro bisogni fondamentali. Tre anni fa il Programma di Micro-finanza di Humana People to People India (HPPI) si è ampliato anche a Ajeetgarh e in altri distretti del Rajasthan, dove risiede la famiglia di Guddi.   Nonostante le difficoltà che affronta ogni giorno, Guddi non ha perso la speranza e ha intrapreso un nuovo percorso, avvalendosi di un piccolo prestito attraverso il programma di HUMANA. Questo ha portato progressi tangibili per la sua situazione e grazie alle sessioni di alfabetizzazione finanziaria di HU

L'arte a Muzuane

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Nel nord del Mozambico, nella città di Nacala, c'è un piccolo quartiere chiamato Muzuane. A Muzuane è situata una delle pochissime Scuole di Arte mozambicane, gestita da Sabino Amisse e da Andreia Oliveira. Sabino è un artista a 360 gradi: pittore di Batik e quadri, cantante, suonatore di Batuk (bonghi) e maestro nell’Istituto Politecnico di ADPP. I suoi quadri su panno rappresentano la comunità di Muzuane, per questo c’è sempre il sole che illumina ogni opera! Con ogni rappresentazione riesce a dipingere la quotidianità di Muzuane, circondata da Baobab, pianta molto particolare e caratteristica dell’Africa. I sentimenti che vengono espressi dai suoi quadri sono spesso differenti e derivano anch’essi dalle persone della comunità: felicità, gioia, rabbia, sonno e a volte anche l'incapacità di esprimere la felicità che hanno nel cuore. Un altro artista presente nella comunità è il ballerino, cantante e chitarrista Tito Fernando, in arte Iawo Iawo . Si vede girare per la

Ricordi da Muzuane - Elsa

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Scoprirete che in un piccolo villaggio del Nord del Mozambico chiamato Muzuane, tra Nsuwa ("Il Sole") ed Epula ("La Pioggia") esiste un tesoro che nessuna somma di denaro sarà mai in grado di comprare, perchè inestimabile: voi stessi. E allora bum, bum, bum all’impazzata. Parti in punta di piedi lasciando il mondo delle certezze alle tue spalle. Ci sei dentro ormai. E sai perché? Perché quando senti il vento del profondo sud scorrere tra le dita, tra i capelli, sotto i vestiti, tutto il resto non conta. Infinitesimali atomi della tua esistenza stanno per ricongiungersi a qualcosa di altro. Polveroni. Moto come taxi. Slalom tra le dune rossastre. Fango e paglia e capanne. A piedi scalzi. A mani nude. Bambini che urlano “Tatà!” e tu li saluti come se fosse la cosa più naturale del mondo. Baobab. Donne e capulane. Legna da ardere e falò che ti scaldano il cuore. Curiosità mista a timore. Hai messo in pigiama la mente là dove la convenzione è utopia e l’utopia non

Ricette dal mondo #2

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Il latte di cocco è ricco di vitamine e proprietà benefiche per il corpo, ottimo per riprendere energia durante la stagione estiva! Oggi vi spiegheremo la ricetta del latte di cocco fatto in casa. In Mozambico e in molti altri paesi africani, il latte di cocco viene utilizzato in grandi quantità, come bevanda nutriente per grandi e piccini o per cucinare molte pietanze, come pollo, riso e verdure, ad esempio gli spinaci. La sua preparazione è molto semplice e qui vi mostriamo la ricetta originale, dove il latte di cocco viene ricavato direttamente  dal cocco fresco, come insegna la tradizione mozambicana: -    10 noci di cocco -    Circa 3 litri di acqua -    1 recipiente grande -    Setaccio -    Uno sgabello con grattugia, oppure uno strumento per grattugiare il cocco Preparazione: Spaccare il cocco a metà e tritare l’interno usando una grattugia. Per avere una presa salda del cocco e rendere questa attività più rapida, si può utilizzare un tipico sgabello per gra

Il tippy-tap

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Lavarsi le mani è un “must”. Grazie a questo piccolo gesto, si possono avere grandissimi effetti positivi. Semplicemente lavandosi le mani prima di ogni pasto e sciacquandosi con acqua e sapone dopo essere andati in bagno, si può evitare il diffondersi di molte malattie. È veramente così semplice.   Lavandosi le mani, si evita che i germi vengano a contatto con la bocca, così ci si ammala molto meno e si previene anche la diffusione di malattie tramite strette di mano, contatto con altre persone o cose. A scuola ci deve essere la possibilità di lavarsi le mani, soprattutto vicino ai bagni e alla mensa: i professori e gli alunni si devono lavare le mani e mangiare in tutta tranquillità! Il tippy tap è uno strumento igienico che permette di lavarsi le mani con sapone e acqua pulita. È molto semplice da costruire, vi serviranno: -    4 pezzi di legno -    Corda -    Tanica di plastica con manico -    Saponetta -    Un chiodo Prima di tutto bisogna piantare i due rami pi

Insegnante, sognatore e...

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Ciao a tutti, io sono Ibrahim e oggi vi presento la scuola dei professori del futuro di HUMANA, a Nacala. Io sono nativo di Nacala e fin da piccolo sognavo di fare l'insegnante! Ho frequentato la scuola Formigas do Futuro di HUMANA a Muzuane e lì non solo ho ricevuto un'istruzione, ma anche il materiale scolastico, l'uniforme e un'alimentazione . Tutto questo per la mia famiglia sarebbe stata una spesa troppo grande, ma, grazie a questa scuola, ho frequentato dalla prima alla decima classe. Dopodichè ho terminato gli studi, con il sogno di diventare un professore e andare a insegnare nella scuola di HUMANA, dov'ero cresciuto. Purtroppo quando stavo per terminare la dodicesima classe sono venuto a sapere che la scuola Formigas do Futuro stava chiudendo. Questo fatto mi ha reso molto triste, ma non ho mai lasciato il mio sogno e ancora adesso spero che un giorno possa riaprire. Il nostro corso è molto impegnativo, mi piace moltissimo e sto imparando così tante cosa

La valle dei meloni

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Immaginate il deserto, non quello tutto di sabbia stile Sahara, qualcosa più simile al deserto dell’Arizona con colline brulle e pochi e spelacchiati cespugli. Questo è il deserto Rajastan , almeno dalle parti di Neemrana, quando il deserto sta per finire ma non sei ancora nelle pianure fertili dell’India centrale. Però sempre di deserto si tratta, e quindi di acqua ce n’è poca e quando arriva il monsone, di acqua ce n’è pure troppa, però il terreno è talmente duro e secco che semplicemente l’acqua scivola via e per le comunità agricole non rimane che tirare avanti scavando pozzi sempre più profondi.   HUMANA opera in questa zona dal 2009, quando ha avviato 10 farmers club, diventati 20 nel 2011 e oggi sono oltre 70. Il primo passo è stato studiare come l’acqua dei monsoni si incanalava naturalmente lungo alcuni tracciati e intervenire con delle piccole strutture in cemento per creare delle aree in cui l’acqua venisse convogliata e lentamente assorbita dal terreno. In questo mo