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Visualizzazione dei post da 2017

Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

Asta solidale: il dipinto realizzato da Maria De Ruvo

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Dipinto dell'artista Maria De Ruvo, che verrà messo all'asta durante l'inaugurazione della mostra La mostra fotografica " Progetto Alegria ", a Collegno (TO) dal 7 al 17 dicembre, ospiterà inoltre anche il dipinto realizzato dall'artista e volontaria Maria De Ruvo. Il soggetto del dipinto, realizzato con la dot-art, è Abiba Usasene Sualehe, uno dei bambini incontrati da Maria nell’asilo di HUMANA in Mozambico. Maria ha deciso di donare a HUMANA il dipinto e in occasione dell' Inaugurazione della Mostra Fotografica "Progetto Alegria" , sarà possibile partecipare all'asta solidale per aggiudicarsi il quadro! Contattaci per maggiori info o ti aspettiamo a Collegno (TO)! Info: humana[@]humanaitalia.org

Mostra fotografica solidale "Progetto Alegria"

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Al via la mostra fotografica solidale “Progetto alegria. Construindo um novo dia”. Dal 7 al 17 dicembre, la Città di Collegno (TO) ospita la mostra fotografica a cura di Daniele Coltro ed Elena Roberto, in collaborazione con HUMANA People to People Italia. Il prossimo 7 dicembre, alle ore 19.30, sarà inaugurata a Collegno (TO), presso il Museo della Città Piazza Avis, la mostra fotografica solidale “ Progetto Alegria. Construindo um novo dia ”, a cura di Daniele Coltro ed Elena Roberto.Oltre 50 scatti per immortalare gestualità, attimi e sguardi delle comunità incontrate durante la Vacanza Solidale in Mozambico promossa dall’organizzazione umanitaria HUMANA People to People Italia. Un’esperienza di forte coinvolgimento, in cui colori, sorrisi e sguardi si uniscono, generando emozioni forti, uniche. Ora, grazie a questi scatti fotografici, il viaggio a contatto con le comunità di Nacala diventa quasi realtà anche per chi non è ancora partito alla volta del Mozambico. “Ho sempre am

#giornatainternazionaledellebambine

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Da ormai sei anni, l'Assemblea delle Nazioni Unite ha istituito l'11 ottobre la Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze . Anche noi di HUMANA focalizziamo la nostra attenzione spesso sui diritti delle bambine e proprio da questo nasce il progetto " Tutte le bambine vanno a scuola ". Sostenuto da Humana People to People Italia ONLUS attraverso il contributo di Tavola Valdese è un progetto che vuole favorire l’inclusione scolastica delle ragazze nel distretto di Mewat nello stato di Haryana, India. Il progetto ha l’obiettivo di fornire alle beneficiarie quelle conoscenze e abilità necessarie per essere poi iscritte nelle scuole governative. Il progetto si è concentrato sul recupero formativo delle ragazze e delle bambine , attraverso una metodologia didattica organizzata su “11 passi”, creata da HUMANA India che promuove lo sviluppo cognitivo dei bambini attraverso il coinvolgimento sensoriale e motorio dell’individuo. A ciò si affiancano periodi di stu

Giornata Mondiale della PACE

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La pace non è un sogno: può diventare realtà; ma per custodirla bisogna essere capaci di sognare. (Nelson Mandela)

Olivia Machel: la sfida dell'alfabetizzazione #giornatamondiale

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Una delle principali questioni sollevate dall'introduzione dei pasti scolastici è stata: se i bambini perdono la scuola meno di prima, perché non migliorano il loro conseguimento didattico? Una delle risposte è stata l'osservazione che i bambini hanno frequentato la scuola, ma non si sono assimilati ai soggetti insegnati, anche perché non conoscevano la lingua in cui i soggetti sono stati insegnati, in questo caso la lingua portoghese. Ci sono diversi progetti attivi volti ad aumentare la partecipazione scolastica (come il progetto Food For Knowledge),  ma nonostante questo, continua ad esserci un divario tra il miglioramento dei risultati degli studenti. La causa di questo problema è la lingua con la quale si svolgono le lezioni. Molti bambini infatti non parlano portoghese e non sono quindi in grado di seguire le lezioni. Al fine di ovviare a questo divario di maggiore numero di partecipazione degli studenti e dei risultati ridotti, HUMANA ha deciso di introdurre, nella sec

Girls Inspire

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Il progetto Girls Inspire finanziato dal Commonwealth of Learning e realizzati da ADPP, consorella di HUMANA Italia, ha come obiettivo la formazione di 160 ragazze che hanno partecipato ai corsi offerti dal progetto e i suoi partner. Delle 160 ragazze, 133 hanno partecipato al corso di cucina e 27 al corso di energia elettrica. Il progetto nasce per la lotta contro le disuguaglianze sociali e per il sostegno delle ragazze che hanno abbandonato precocemente la scuola e che vivono in condizioni precarie a causa di estrema povertà e senza opportunità di lavoro. In altri casi, per matrimoni prematuri, sono già madri e hanno bambini piccoli senza mezzi di sussistenza. Il progetto cerca di prevenire il matrimonio prematuro, precoce e forzato (CEFM) attraverso l'istruzione e la formazione aperta. HUMANA ritiene che l'emancipazione delle donne e delle ragazze dia loro la possibilità di plasmare il proprio futuro, fornendo opportunità di apprendimento, uno dei migliori investi

Dai ricordi di Stefania

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Dal diario di una vacanziera 2017...Stefania <3 A quasi una settimana dal mio rientro dal Mozambico... Non c'è minuto che non pensi a cosa ho lasciato lì... Non c'è giorno che non pensi a tutte quelle emozioni positive vissute all'ennesima potenza pensando, per la prima volta, solo a me e alle mie sensazioni per immergermi in un sogno chiuso in un cassetto da troppo tempo ... E Oggi, a chi mi chiede ... com'è stata quest'esperienza... Com'è l'Africa? Inizio a parlare ininterrotamente ma poi mi rendo conto che è impossibile far capire del tutto come è andata...perché L'AFRICA NON PUOI RACCONTARLA, MA PUOI SOLO VIVERLA... ♡ Perché L'Africa è un concentrato di emozioni quando la vivi, ed un pugno nello stomaco quando te ne allontani. L'Africa che ho conosciuto io è gente che cammina lungo le strade...quasi mai a mani vuote, è gente che cammina a tutte le ore lungo strade infinite, lungo le spiagge, tra i cespugli...è gente che salta s

Dai ricordi di Elena

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Dal diario di una Vacanziera 2017...Elena <3 Di ritorno da un viaggio di Vita... scambierei immediatamente il mio pavimento liscio di casa, la doccia calda, l'acqua che si può bere senza problemi, la macchina comoda e tutto il resto per vivere ancora qualche momento a Muzuane con ADPP... Tra le centinaia di foto scattate questa rappresenta al meglio ciò che mi ha regalato l'Africa, Humana Italia, i ragazzi della Casa de Hospedes e tutti coloro che ho incontrato.. una bimba dell'Ilha de Mozambique nel quartiere povero: affacciata ad una porta, la sicurezza di non uscire ma la curiosità di guardare fuori per incontrare un viso sorridente che tende una mano e avere come risposta un bacino mandato nel vento... questo è stato e rimarrà: la spontaneità, la semplicità , l'umilità e la fierezza allo stesso tempo... Auguro a ciascuno di voi che legge queste parole di aver la voglia, la possibilità e il coraggio di intraprendere un'esperienza così forte e bella. Torn

Un ringraziamento particolare

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Le vacanze solidali di HUMANA ti portano ad avvicinarti a una realtà così lontana, ma così vicina. Maria, vacanziera 2017, l'ha sentita vicina a sé ancora prima della partenza. Il suo entusiasmo ha creato subito una catena di bellissime iniziative, grazie anche alla partecipazione attiva della Confraternita della Nocciola Tonda Gentile di Langa (" Con Luciana Littizzetto le nocciole diventano solidali "). Da qui è nato uno speciale "gemellaggio" tra la Nocciola di Langa e l'Anacardo del Mozambico. Ma non è tutto! La nostra Maria e tutte le persone che hanno creduto nel progetto di HUMANA non si sono fermate qui, ma hanno concretamente dato un aiuto ai ragazzi di Nacala, nel nord del Mozambico. Grazie alle donazioni di Maria e i suoi amici e all'aiuto dei volontari delle Vacanze Solidali, ora gli studenti dell'Istituto Politecnico di HUMANA hanno un meraviglioso campo da basket e delle divise nuove per potersi cimentare nello sport e passare de

Fuoco

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Dal diario di Valeria, vacanziera 2017 Fra gli scenari africani ce n’è uno che mi sta particolarmente a cuore.  Quando tornavamo dalle attività pomeridiane capitava che fosse già sceso il buio. In Mozambico il sole tramonta molto presto, e i villaggi più poveri si trovano ad affrontare il problema della luce, mancando di corrente elettrica. Fra questi villaggi c’è anche Muzuane. Sulla via del ritorno passiamo sempre attraverso Muzuane: ed ecco che fra la poca boscaglia si intravedono alla fioca luce del crepuscolo i fuocherelli all’esterno delle abitazioni. Ovunque si scorgevano piccoli fuochi, e spesso chinati su essi anche le grandi donne africane intente a preparare la cena. Qui i fuochi non sono grandi: hanno solo qualche fiammella, che basta però a creare quel tepore necessario a scaldare e cuocere. Scaldano le persone, ma soprattutto scaldano il cuore. Il fuoco è uno dei marchi di questa esperienza: segnerà molti altri momenti, come molti tramonti sulla spiaggia di

Neo-nato

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Dal diario di Stefania, vacanziera 2017 "Mentre sono qui ricevo la lieta notizia della nascita di Carlotta. A darmela é la mia amica Federica parecchie ore dopo il parto. Lei e la bimba (3,7 kg) stanno bene. Due giorni dopo mi avvisa che lascia l'ospedale e torna a casa. Nel momento in cui ricevo la notizia sono a Nacala a visitare il distretto per la prevenzione della tubercolosi. Arrivando al distretto non posso non soffermarmi a guardare il gruppo di donne con i loro bambini in attesa di una visita. Tra queste spicca una donna di una certa età  (indefinita perché in Africa é così,  non si riesce ad abbinare un volto a un numero). É una donna piccolina e "vecchia" per dare alla luce un figlio. Tra le sue braccia un fagotto avvolto in capulane...  la testolina che spunta é quella di un neonato. E mai termine fu più appropriato. Sono le 16.00. Quel fagotto ha solo 6 ore di vita. Accanto alla "vecchia" signora c'è la  neo mamma... una giovane donna...

Dai ricordi di Valeria...leggerezza!

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Ecco le parole di Valeria, vacanziera di rientro da Muzuane, dopo aver trascorso due settimane nel progetto delle Vacanze Solidali 2017: "Mai come in questo luogo proverete un senso di tranquillità e leggerezza . I problemi e le angosce non passano la frontiera africana: qui non c’è spazio per questi. In Africa ci sono difficoltà maggiori da affrontare: procurarsi l’acqua al pozzo, preparare cibo per i proprio figli, affrontare la notte al buio totale. Di conseguenza, non c’è spazio per le nostre futili paranoie: provo quasi vergogna a pensare alle tipologie di problemi che assillano la mia mente. Improvvisamente il ritmo di vita africano ti investe: si vive con l’essenziale, ma lo si vive pienamente e lo si gode tutto. In Italia mi porto la leggerezza e l'autenticità, quella che ho incontrato nella corsa di un bambino, in un invito a danzare sul ritmo dei borghi, in un timido saluto dal ciglio della strada."

TCE - La storia di Nasma Jumabay

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"Mi sono sentita molto contenta di poter aiutare un’intera famiglia!" - Nasma Jumabay, responsabile del programma TCE nel distretto di Guijá, nei pressi di Chokwe in Mozambico. "Durante le mie attività di campagna porta a porta e il contatto interpersonale per mobilitare e sensibilizzare la comunità sul cambiamento di comportamenti rischiosi in relazione all'HIV / AIDS, alla tubercolosi e alla malaria, sono andata in una famiglia per fare incontri di sensibilizzazione con la madre di famiglia. Durante la conversazione con la donna abbiamo parlato dell'uso corretto e coerente dei preservativi come uno dei metodi di prevenzione dell'HIV e di altre malattie sessualmente trasmissibili. Ha detto che non indossa un preservativo durante il rapporto sessuale perché si fida di suo marito, anche se il marito è stato "in viaggio". Capire la situazione del marito che ha molti partner, ho mobilitato la signora per cambiare questo comportamento poiché può ess

Vincere l'analfabetismo - La storia di Nzai

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Attraverso il programma di alfabetizzazione degli adulti proposto dal progetto Farmers Club di HUMANA, Nzai, una donna di 53 anni del villaggio di Funanani a Caia, Mozambico, si è opposta a tutte le probabilità e ai tabù per imparare ad usare il potere della penna, per migliorare le proprie capacità di vita e garantire migliori mezzi di sussistenza. Mi chiamo Nzai. Ho 53 anni. Sono un membro del club Funanani, nella località di Phaza sotto il posto amministrativo di Caia, provincia di Sofala. Ho iniziato a partecipare al club degli agricoltori creato dall'ADPP dopo essere stato mobilitato dai dirigenti del progetto Marieta e Orlando che svolgono attività di mobilitazione delle comunità nel mio villaggio. Come membro del club ho imparato molte nuove tecniche di coltivazione che mi hanno aiutato a migliorare i miei rendimenti. Con i proventi che ottengo dalla vendita del mio prodotto, sono in grado di acquistare materiale scolastico, cibo e vestiti. Durante la mia infanzia, non

Il primo gruppo di vacanzieri è arrivato!

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Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo. Ed è proprio in questi giorni che il primo gruppo di vacanzieri ha fatto il primo passo verso Nacala! Nelle due settimane di vacanze solidali a Muzuane si svolgono numerose attività: Volontariato, Visita dei progetti, Escursioni nelle spiagge locali...ma non solo questo. C'è la conoscenza di una cultura che sembra così lontana, ma che è in realtà così vicina, la scoperta dell'altro e i sorrisi dei bimbi.

Le accademie di HUMANA

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"HUMANA mi ha aiutato a trovare un perfetto equilibrio tra sostenendo la mia famiglia e sostenendo il mio sogno" L'India è costituita da milioni di bambini che lavorano per sostenere finanziariamente la loro famiglia, spesso sacrificando l'educazione e la possibilità di un futuro migliore a fronte di una povertà paralizzante. Harkesh Bairwa, un ragazzo di quindici anni, ha lavorato per sostenere la sua famiglia mentre ha sempre nascosto segretamente un sogno per studiare e migliorare il suo futuro. Harkesh appartiene a una famiglia di 6 persone e vive in uno slum a Malviya Nagar, Jaipur. Entrambi i suoi genitori fanno un duro lavoro manuale in un cantiere, ma a causa della natura irregolare di questo lavoro, non sono stati in grado di sostenere economicamente l'intera famiglia. Dal momento che sua sorella contribuisce prendendosi cura di tutti i lavori domestici e i suoi fratelli minori vanno a scuola, è responsabilità di Harkesh di colmare questi buchi finanz

Le donne di Muzuane

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Ed ora un po' di spazio per le donne.... Le meravigliose donne africane...tutte colorate dentro le loro sgargianti e fantasiose capulane... con in faccia spesso una strana “crema di bellezza”! Non so bene cosa fosse, credo una miscela di qualche olio ed erbe, di un colore chiaro e di aspetto granuloso. Loro sono sempre in movimento,e fanno tutto. Ricordo di aver pensato che queste donne lavorino “in parallelo” e non “in serie”! Nel senso che le loro attività non si susseguono una alla volta, ma si accavallano, per esempio allattano i bambini mentre tagliano la legna o mentre trasportano chili di cose sopra la testa per chilometri. Vanno a prendere l'acqua, si occ upano della terra, degli animali, vendono anacardi lungo la strada, insomma...non ho mai capito che cosa non facciano! Dal diario di un vacanziere solidale

Muzuane

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Muzuane è un’insieme di suoni, colori, odori, immagini, situazioni e sensazioni che ogni giorno ti riempiono il cuore, a volte di gioia a volte di disperazione. La vita è così semplice da poter essere spazzata via in un attimo e se arrivi a 35 anni sei fortunato, fai parte delle persone “anziane”. La vita è così meravigliosamente semplice, manca tutto ma allo stesso tempo senti che non ti manca nulla perché l’unica preoccupazione è quella di vivere. Vivere avendo il tempo per assaporare tutto ciò che ti circonda, i meravigliosi tramonti e l’allegria dei bambini, la fatica delle donne che con inesauribile forza procurano tutti i giorni cibo e acqua, la speranza e la gioia degli studenti di imparare qualcosa che possa servire per migliorare un paese che il resto del mondo ignora e vuole continuare ad ignorare. Muzuane è Muzuane, non la si può descrivere la si può solo vivere…..e amare. Dal diario di una vacanziera solidale

Per un pianeta migliore!

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Anjali, allieva del programma di formazione magistrale (NeTT) a Sonepat è un insegnante-studentessa concentrata ed entusiasta. La sua passione per i bambini e l'ambiente brilla con uguale intensità quando dice "Coltivare i semi, curandoli e vederli crescere in bellissimi alberi carichi di frutta, è simile alla cura e alla cura dei bambini che insegno. Credo che, proprio come l'amore e la cura aiutano i bambini a crescere in modo bello e sano, anche per le piante l’amore e la cura sono un aiuto fondamentale per la fioritura. La scuola magistrale di HUMANA è stata un'esperienza gratificante per me, poiché durante le attività ho imparato a prendermi cura della natura, passandro ai miei studenti la mia conoscenza e l'empatia per il pianeta". Nell'ambito del programma di conservazione dell'ambiente di HUMANA, vengono organizzati regolarmente interventi educativi per aumentare la consapevolezza degli studenti. Le settimane tematiche ambientali, i giorni amb

Il cielo di Muzuane

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 Ah ecco! Il mare…la baia…le barchette dei pescatori e le lunghissime reti distese sulla spiaggia, e poi pensieri legati al turismo. Che fortuna che non siano ancora arrivati gli stabilimenti balneari, i lettini, gli ombrelloni e tutte quelle “pensate” per far star bene i vacanzieri! Credo che così come stanno ora le cose gli abitanti non potrebbero che ridere di chi si stende su un telo mare a prendere il sole. Io ci ho provato. Una donna, prontamente, mi ha chiesto se per caso stessi male!!! Ovvio: l’unico motivo per cui una persona rimane stesa per terra di giorno può essere solo perché si sente male!!! Non si va a Muzuane per villeggiare. Passare del tempo lì non vuol dire andare in vacanza, significa piuttosto andare a nutrire lo spirito. In certi momenti, infatti, basta anche solo alzare il naso al cielo per vedere un Firmamento di stelle…tantissime luminosissime...per scorgere, infine, la Croce del Sud!!! Che emozione! Sembra un aquilone! Fin da bambina mi facevo affascinare

Victoria: sogni di moda

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Mi chiamo Victoria Amidu, ho 22 anni e attualmente sto seguendo un corso di progettazione di tessuti e moda presso la Mikolongwe Vocational School di HUMANA in Malawi. Vengo dal villaggio di Nyakoko, nel distretto di Neno. Ho completato l'istruzione scolastica quando avevo 16 anni. Ho sempre amato la moda e spesso ho usato le mancette ricevute dalla mia famiglia per pagare le lezioni che ricevevo da un sarto locale. Una volta imparate le basi, come cucire e unire i tessuti, speravo sarei stata capace di avviare un’attività. Tuttavia, la mia famiglia non ha visto alcun futuro nella sartoria e sono stata obbligata a studiare Amministrazione Aziendale presso il Politecnico. Nonostante questo, la mia passione per la moda e la progettazione è cresciuta anno dopo anno: ho cominciato a immaginare la mia vita come designer, senza una strategia ben pianificata su come realizzare questo sogno.  I miei sogni si sono avvicinati alla realtà quando sono stata selezionata tra 30 giovani per i

Pensieri serali a Nacala

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"L'Africa parla di un bisogno, uno dei più importanti nell'essere umano; il bisogno di essere amati ed essere riconosciuti; che noi spesso nel nostro modo di vivere camuffiamo fino a renderlo invisibile, ma quest'esperienza mi ha insegnato che è più importante essere sereni che essere felici. Una serenità che nasce quando comprendo da quei posti che è folle vivere con l'aspettativa di essere sempre migliori, sempre perfetti sempre all'altezza e sempre così costruiti da ciò che gli altri si aspettano da noi. Quando a noi tutti basta veramente poco per vivere e quel poco che è tutto per un mondo che dimentica che una vita vuota è peggio di una vita sofferta perché un gesto, una carezza, uno sguardo trasmettono vita, calore, passione e anche la sofferenza ci ricorda che siamo vivi e non persi nell'apatia, nell'indifferenza, nel vuoto. L'Africa mi ricorda che tutto è vita e noi siamo vivi quando amiamo." Dal diario di una vacanziera solidal

Roop Chand: un faro di speranza

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Nato in una piccola cittadina nel quartiere Barabanki, Uttar Pradesh, Roop Chand si trasferisce a Delhi alla giovane età di 20 anni. Una vittima senzatetto intergenerazionale, Roop Chand ha passato i prossimi 15 anni della sua vita per le strade di Delhi.  Nel 2012, il 35enne Roop Chand, insieme a sua moglie e le loro 3 figlie, hanno vissuto sotto la metropolitana di Mansarovar Park a Delhi, guadagnandosi da vivere vendendo verdure nel mercato locale. Un incontro casuale con i membri della Humana People to People India nel parco di Mansarovar ha cambiato completamente la sua vita. Grazie alla collaborazione con HUMANA, Roop ha potuto usufruire dei vantaggi delle agevolazioni governative per persone senza fissa dimora, come la stipula di un conto bancario anche senza fissa dimora. Attraverso incontri di sensibilizzazione condotti da HUMANA, Roop ha imparato i vantaggi dell'educazione di base e si è unito al programma di alfabetizzazione adulta gestito da HUMANA. Dopo aver compl

Smile! :)

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 “Il momento del pasto, come pausa dal lavoro, è piacevole anche per altri motivi: innanzitutto le persone che si aggregano per mangiare sono tantissime, e così è sempre un momento festoso, ma poi quasi sempre tutti cantano…ballano… beh…in realtà…ogni momento lì è buono per cantare e ballare, ho notato una fisicità incredibilmente accentuata. Forse non sono culturalmente abituati a parlare delle loro emozioni, ma la loro modalità di esprimerle è straordinariamente potente! I Mozambicani trasmettono una intensa carica emotiva con le loro movenze…anche i bimbi piccolissimi hanno una capacità innata di muoversi e danzare come se avessero alle spalle una scuola di formazione. Ancor più poi, colpiscono gli occhi profondi, i loro sguardi sono energia pura, che pervade come una forza misteriosa e benefica. La stessa forza la ritrovo anche nella loro risata, che definirei... contagiosa!! E quanto ridono poi!! Sembrano sempre felici. Ma forse lo sono! Mi sono chiesta quale sia l’ingrediente

La Comunità di Muzuane

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“La gente lì vive in Comunità e per la Comunità. Nessuno è abbandonato a sé stesso. C’è da dire che proprio tale sistema di vivere sia il lato che più mi ha impressionata positivamente. Sopra ogni altra cosa. La differenza di clima è solo una scusa superficiale per parlare delle diversità che ci sono tra qui e lì. Quella principale è legata ad aspetti ben più profondi: tutto è in Comunità, tutto è pensato ai fini di un bene comune, non c’è la necessità di emergere o di possedere beni privati, perché perfino la casa è un luogo essenziale: solo fango e bambù. Un villaggio di case costruite solo di fango e bambù!! C’è chi si sente un pochino più creativo e sa abbellire il proprio territorio con quello che può trovare per terra, lungo i sentieri o nel lungomare, o con ciò che può costruire con le proprie mani.” Dal diario di una Vacanziera Solidale 

Gli studenti di Nacala

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L’Istituto politecnico di HUMANA è una scuola professionale con tre indirizzi: agraria, costruzione civile e turistico-alberghiero. Gli studenti frequentano lezioni di cultura e di indirizzo specifico, unite ad attività pratiche per una formazione professionale completa. Gli studenti vivono tutti in collegio e il fine settimana viene trascorso a casa solo da chi abita vicino o ha la possibilità economica di pagarsi il viaggio. Negli anni l’Istituto Politecnico ha acquisito un certo prestigio, diventando quindi attraente anche per le persone abbienti che vogliono dare una buona formazione ai propri figli. Ma la maggioranza degli studenti frequenta grazie a una  borsa di studio , perché sono ragazzi provenienti da famiglie poverissime che non hanno la possibilità di farli studiare e che, se non adeguatamente informate, non li manderebbero a scuola, pur di avere due braccia in più per il lavoro. Alle famiglie viene spiegata l’importanza di una preparazione professionale per i ragazzi

Relanzapo

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La prima meraviglia naturale che si va a visitare è la spiaggia di Relanzapo. Ci si arriva con il pick up e si passa davanti all’asilo di Quissimajulo, escolinha ristrutturata dal gruppo di vacanzieri dell’anno 2015 (ottimo lavoro ragazzi! :)). Una volta arrivati a Relanzapo, si parcheggia il pick up, cercando di non affossarsi nelle strade sabbiose attorno alla spiaggia, e si va verso l’acqua! Gli studenti ballano, si ride, si canta e c’è una bellissima atmosfera di festa. A volte si incontrano anche delle altre persone che stanno passeggiando sulla spiaggia ed è una bellissima scoperta ogni volta! Accendiamo il falò e balliamo finchè non fa quasi buio..a quel punto è ora di tornare a “casa”. Sì, perché anche solo in due settimane, Muzuane diventa già casa, luogo dove essere se stessi e respirare aria di ospitalità e gentilezza. Questo è il Mozambico :)

ADPP Mozambico

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Siamo arrivati ieri sera e questa mattina, dopo una buona colazione, siamo andati a visitare l’Istituto Politecnico e alcuni asili di HUMANA, qui in Mozambico chiamata ADPP, acronimo di Ajuda de Desenvolvimento de Povo para Povo. ADPP è la consorella mozambicana di HUMANA People to People Italia ed è presente in Mozambico sin dagli anni 80 con oltre 60 progetti. Durante le due settimane avremo la possibilità di visitare numerosi progetti , accompagnati da Omar, il referente locale per l’Istituto di Nacala. Questa presa di consapevolezza che si ha toccando con mano i progetti di HUMANA ci permette di vedere quanto sono importanti e quale grande impatto hanno nella comunità. Qualcosa di molto bello e toccante per noi volontari è proprio vedere l'impatto che ha la presenza di ADPP all'interno della comunità. Inoltre ogni volta che ci troviamo nella comunità per qualche attività, nascono sempre vari sentimenti: curiosità verso il diverso, voglia di conoscere, accoglienza, gra

Bem-vindo!

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“Dopo aver lasciato la strada principale di Nacala, si percorrono alcuni chilometri di discesa sterrata fino ad arrivare quasi al mare. Qui, in una posizione scenografica si trova l’Istituto Politecnico di HUMANA: un insieme di casette gialle basse, che ospitano aule, sale comuni, dormitori. Tutto è curatissimo: della manutenzione ordinaria e della pulizia si occupano direttamente gli studenti, che vi si dedicano tutte le mattine prima delle lezioni” (Monica B.) Ed è proprio in questo angolo di mondo che si scatena la magia: si respira la voglia di vivere, studenti che ballano, cantano e accolgono il gruppo di volontari arrivati dall’Italia. Si può sentire l’emozione nell’aria, una curiosità reciproca di conoscersi, con l’imbarazzo iniziale di chi si conosce per la prima volta. Gli studenti dell’Istituto di Nacala rompono subito il ghiaccio intonando canzoni mozambicane e creando un’atmosfera di divertimento in mezzo alla natura che circonda Muzuane. Stanchi dopo un viaggio in aer

Muzuane #1 impressions

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Volevo incontrare l’Africa attraverso i suoi abitanti, e non ho trovato filtri. Volevo avere tempo per vivere il mio tempo, perché infondo ero in vacanza, e Muzuane ha tenuto il ritmo. Volevo vedere il cielo da di là, e le stelle sono uno spettacolo! Volevo fare le foto e la luce è indimenticabile, e le foto sono bellissime. Volevo capire cos’è un progetto in un paese in via di sviluppo e ho provato ad immaginarmi Muzuane senza ADPP. Ho sognato spesso il mio incontro con l’Africa e sono orgogliosa che a presentarmeLa sia stata Muzuane. Grazie.  Scopri anche tu come partire per le Vacanze Solidali di HUMANA! Clicca qui per scoprire il programma per l'estate 2017 :)

In partenza!

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Milano Malpensa. Ore 22.45 Cominciamo bene. Ho pensato. Nonostante l’ora non di punta, incidente e coda in tangenziale. Quasi lo perdo. Non sarebbe la prima volta. Tutto è andato per il meglio alla fine, tra l’imbarco delle valige e il check in non mi è sembrata nemmeno lunga l’attesa. Son seduta al mio posto, primo di tre voli, destinazione Qatar. Non è nemmeno la prima volta che volo dalla vecchia Europa ad un altro continente ma questa è diversa per tante ragioni, prima di tutto non ho addosso quell’agitazione che si ha tutte le prime volte, ma una consapevolezza placida che quello che mi attende, per difficile o diverso da come me lo immagino che possa essere, mi regalerà sicuramente qualcosa che difficilmente mi dimenticherò; seconda questione: l’Africa. Probabilmente la mia deformazione professionale al contrario mi aveva fatto allontanare lo sguardo da questo continente. Mi spiego, sono antropologa, di solito un antropologo che poi sceglie di farlo per professione si speci

Una valigia di emozioni

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Viaggio prenotato. Sede di HUMANA avvisata. E ora? Sembrano milioni le faccende da sbrigare, in realtà sembra tutto molto più di quanto non sia in realtà. Ora bisogna solo inviare i documenti per il visto e fare la valigia.  Da dove comincio? Per il visto posso chiedere nuovamente a Silvia di Cisalpina, altrimenti Sara di HUMANA mi potrà fornire il formulario e i documenti da spedire all’Ambasciata del Mozambico a Roma. Tutto quello che mi serve è il biglietto aereo, la modulistica di HUMANA, il passaporto con validità di almeno sei mesi e pochi altri documenti per ricevere finalmente il visto per poter viaggiare! Per quanto riguarda la valigia..23 o più kili da riempire: emozioni, entusiasmo, tanta voglia di fare saranno le prime cose che metterò in valigia. Cercherò di non dimenticare quello che diceva Sara negli incontri informativi: Biokill, pantaloni lunghi per la sera, antizanzare e poi vorrei portare anche dei pensierini per i bambini degli asili! Palloni? Ah già,

Domande e pensieri

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Un supporto, una voce amica per capire se questa è il tipo di vacanza che sto cercando. Chi contattare? 0293964009, humana[@]humanaitalia.org Una voce, una pensiero, un'esperienza vissuta sulla propria pelle. Queste sono le parole che ricevo dal team raccolta fondi di HUMANA. L'incontro informativo è stato utile, ma ho ancora molti dubbi da sciogliere, dai più seri ai più banali: ci si trova tutti in aeroporto? Che lingua si parla in Mozambico? Cosa mettere in valigia?  Contatta HUMANA per qualsiasi informazione! E sfoglia il programma delle Vacanze Solidali in Mozambico per il 2017 :)

Dodicimila kilometri per una valigia di emozioni!

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Dodicimila kilometri. Anche quest’anno HUMANA propone il Programma di Vacanze Solidali in Mozambico per vivere un viaggio unico, che consente di cambiare la prospettiva da cui si guarda il mondo. Non solo grazie a kilometri di distanza che si percorrono da Nord a Sud per arrivare a destinazione, ma perché certe esperienze regalano così tanto da non lasciarci più gli stessi. Così dopo la decisione di partire, si muovono i primi passi per prenotare il volo. Che fare per una tratta così lunga? Ci si può muovere da soli o chiedere aiuto a un esperto, nel nostro caso Silvia , agente di viaggio di Cisalpina Tours . Scalo a Francoforte, Amsterdam, Dubai...quale decisione prendere? Il volo più gettonato, grazie anche alla disponibilità di avere la tariffa volontari è la tratta Francoforte - Johannesburg - Nampula. Ma ci sono anche altre soluzioni! Silvia sarà pronta a darvi un panorama di soluzioni, mentre pensate all'esperienza unica che vi aspetta non appena scesi dall'aereo

La molla...si parte?

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Qual è “la molla che fa scattare il volere”, il “movente” che ci spinge ad operare il cambiamento da ciò che siamo a ciò che potremmo diventare? Ricordo ancora come se fosse ieri, quell’uggioso lunedì mattina. Inverno. Pioggia e tram e auto impazzite, “Se non ti muovi ad attraversare ti stiro come si deve, mica siam qui a pettinar le bambole!”. È nel quadretto della Milano del “business che non dorme mai” che inizi a farti un paio di domande sul ruolo che dovresti occupare nella società, sull'origine delle tue scelte, sul cosa mai avrai fatto di male per meritarti la seconda doccia del mattino dal suv di turno che parte sparato allo scattare del verde, noncurante della tua presenza sul ciglio della strada, “perché il mondo va veloce e tu stai indietro”, fino a risalire poi inevitabilmente a quesiti riguardanti l’eternità dell’esistenza e l’origine dell’uomo. Tutto questo accompagnato dalle giuste dosi di indifferenza della gente e di smog mattutino da respirare a pieni polmoni