"Acertou, acertou, muito bem!" ( "E'
corretto, è corretto, molto bene!") cantano all'unisono i bambini della
classe seconda della scuola elementare di Machava, a Maputo, e fanno partire un
forte giro di applausi per la loro compagna di classe che ha appena scritto la
lettera "A" in modo corretto sulla lavagna. La canzone fa parte di un
gioco che incoraggia i bambini a svolgere una parte attiva nella classe. La
bambina, orgogliosa, ha appena raggiunto la sua scrivania quando i suoi
compagni sono già in fila per scrivere la lettera successiva. Ognuno vuole
essere applaudito.
"L'elemento più importante è quello di invogliare i
bambini ad imparare. Per farlo è fondamentale la creatività del maestro",
spiega Abílio Muteli Pelágio, 25 anni, studente dell' ADPP Teacher Training
College di Maputo, quando gli è stato chiesto come insegna ai bambini a leggere
e a scrivere. "Si può utilizzare il classico abecedario, oppure si possono
usare metodi alternativi, come canzoni e giochi. In realtà, i bambini imparano
meglio e più velocemente attraverso il gioco".
Pelágio ha l'opportunità di praticare le competenze
acquisite durante la formazione grazie a questa esperienza di insegnamento. La
sfida è quella di catturare l'attenzione dei vivaci bambini della scuola
primaria.
"La mia migliore esperienza sono state le lezioni
extra-curriculari che abbiamo dato agli studenti che avevano problemi di
lettura e scrittura", continua Pelágio. "Sono state molto efficaci
per l'apprendimento dei bambini. In principio c'erano solo 16 studenti che vi
partecipavano, ma sono diventati così popolari che nel corso del tempo tutta la
classe ha voluto parteciparvi. Non un singolo studente è stato bocciato agli
esami conclusivi e sono convinto che sia stato grazie ai nostri corsi ".
Il segreto, secondo Pelágio, è nella "Scatola
dell'alfabeto", uno strumento didattico progettato da lui e dagli altri
studenti che studiavano insieme a lui per diventare insegnanti. Questa consiste
in una semplice scatola di cartone, contenente tutte le lettere dell'alfabeto
in cartone colorato. L'idea è di lasciare che i bambini usino le lettere per
costruire le parole come se stiano costruendo un puzzle. "Imparare
l'alfabeto e scrivere è diventato, così, un gioco divertente".
Pelágio sottolinea che "tutto dipende dall'insegnante:
se c'è uno studente in classe che rimane indietro, è responsabilità
dell'insegnante assicurarsi che lo studente riceva tutto il sostegno e l'aiuto
necessario al fine di mettersi in pari con gli altri".
Egli sottolinea, inoltre, l'importanza di creare le
condizioni per un efficace apprendimento sin dall'inizio. "La mia tecnica
è quello di garantire che tutti i bambini si sentano a proprio agio fin
dall'inizio. Tratto ogni bambino come se già lo conoscessi. In questo modo
sente che siamo amici e che stiamo lavorando per gli stessi obiettivi",
spiega. "Questa è la chiave che strappa ogni bambino da ogni possibile
timidezza e che trasmette una vera e propria voglia di imparare".
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