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Visualizzazione dei post da 2019

Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

Storie dal Malawi: il ragazzo che catturò il vento

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Alcuni di voi forse l'avranno già visto, ma se ancora non lo avete fatto vi consigliamo di guardare “Il ragazzo che catturò il vento” , disponibile su Netflix e ispirato all’omonimo libro, scritto da  William Kamkwamba  per raccontare la sua storia. Avrete modo di emozionarvi, scoprire il Malawi e la vita di questo fantastico ragazzo, fatta di sogni, speranze ma anche di tanto impegno e determinazione. William è un ragazzo originario del villaggio di Masitala , situato nel nord-est del Malawi a 2 ore di macchina dalla capitale . Nato in una famiglia modesta, è il più grande e l’unico maschio dei 7 figli avuti da una coppia di agricoltori. Riesce a completare gli studi alla Wimbe Primary School ed è ammesso alla scuola Kachokolo Secondary School, che riesce però a frequentare solo per pochi mesi. Il Malawi, infatti, nel 2001 viene colpito da una grande carestia e il padre non ha più la possibilità di pagare la retta annuale (di 80 dollari). Invece di rinunciare al

Storie dal Malawi: una band di detenuti candidata ai Grammy Awards

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Oggi vogliamo raccontarvi una storia che viene direttamente dal Malawi, una storia difficile ma piena di speranza e di orgoglio per questo Paese. Come dice una delle protagoniste, intervistata dal New York Times: “Le tante persone che non hanno mai sentito parlare del Malawi adesso possono dire che c’è un paese chiamato Malawi”. Questa storia nasce dal carcere di massima sicurezza di Zomba , nel sud del paese. La prigione è stata costruita durante il periodo coloniale inglese per accogliere circa 350 detenuti. Oggi la stessa struttura ospita circa 2.000 persone. E’ possibile quindi immaginare quanto siano difficili e pesanti le condizioni di vita all’interno del carcere. Nel 2013 , il produttore americano Ian Brennan e la documentarista italiana Marilena Delli visitarono la prigione di Zomba con lo scopo di dare la possibilità ad alcuni detenuti di registrare un album. Brennan si rese disponibile per tenere dei corsi sulla prevenzione della violenza e sulla gestione dei c

Iniziamo a scoprire il Malawi

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Prima di raccontare nel dettaglio cosa faranno e cosa vedranno i vacanzieri in Malawi, vogliamo darvi qualche informazione in più per conoscere meglio questo Paese. Il Malawi è uno stato dell’Africa sud-orientale e il suo territorio è circondato da altri tre stati: Mozambico, Zambia e Tanzania. E’ situato su un altopiano di 1.100 metri, non ha sbocchi sul mare ma è bagnato da un grande bacino d’acqua, il lago Malawi , detto anche Niassa. Questo lago fu attraversato per la prima volta da un battello a vapore portoghese nel XVI secolo, ma furono gli inglesi a effettuare una vera esplorazione nel paese con la “African Lakes Company”, con lo scopo di estendere la sovranità politico-economica sulla regione. Solo nel 1893 l’Inghilterra organizzò tutte le terre della valle dello Shire e della costa occidentale del lago Niassa e le unì tutte sotto un unico Protettorato dell’Africa Centrale, il “Central Africa Protectorate”. Si dovrà però aspettare il 1903 affinché il Paese

Una nuova meta: il Malawi!

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Dopo il grande successo delle Vacanze Solidali in Mozambico, che hanno visto la partenza di oltre 250 volontari in 11 anni, HUMANA People to People Italia propone una nuova meta per l’estate 2019: il Malawi !  I turisti solidali alloggeranno presso la Guest House di Chilangoma : una sistemazione semplice ma confortevole, con camere doppie e bagni in comune. Per i pasti, invece, saremo ospiti dell’Head Quarter di DAPP Malawi , la consorella di HUMANA in loco e condivideremo il momento del pranzo e della cena con lo staff dell’organizzazione. Sarà una grandissima opportunità, per conoscersi, per instaurare nuove amicizie e vedere di persona il lavoro dei colleghi, che potranno rispondere a ogni domanda o curiosità sui progetti e sulla vita in Malawi. Uno degli obiettivi della vacanza solidale sarà quello di costruire un parco giochi in una delle aree rurali vicino alle scuole elementari. Sarà costruito con materiali semplici, reperibili direttamente in loco, ma riscuoterà s