Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

Giornata Mondiale contro l'AIDS

1 dicembre 2016 - Giornata Mondiale contro l'AIDS

In 17 anni, con i nostri programmi TCE (Totale Controllo dell’Epidemia) e HOPE abbiamo raggiunto 14 milioni di persone in 10 paesi.
Al centro di ciascun intervento di HUMANA c’è la persona: non solo beneficiaria delle cure, ma anche promotrice di campagne di prevenzione che coinvolgono chi non è ancora a conoscenza della propria condizione.

#WorldAIDSDay #noAIDSDay
Telma Ignácio Banze ha 45 anni, vive a Boane (nella provincia mozambicana di Maputo) e ha scoperto di essere affetta da #HIV nel 2011. Dopo aver perso il marito proprio a causa di questa malattia, è rimasta da sola con 5 figli, ma non si è persa d’animo.

“Ho cambiato la mia vita, trasformando la sofferenza in energia positiva e aiuto per gli altri”. Grazie al programma HOPE di HUMANA, infatti, non solo Telma ha ricevuto cure mediche e assistenza, ma si è attivata in prima persona, diventando lei stessa un’operatrice HOPE a Boane. “È lo stigma che uccide. Ma grazie al programma, ora mi sento utile per la mia comunità”.

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