Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

L'asilo di Mpaco

Oggi vi portiamo con noi a Mpaco, un quartiere di Nacala, dove si trova una delle "escolinhas", gli asili di HUMANA. È proprio qui a Mpaco che alcuni dei volontari del 2016 hanno lavorato, pitturando le pareti dell’asilo e giocando coi bambini.
Abbiamo intervistato per voi 3 ragazzi che frequentano questo asilo: Abacar, Albertina e Tela. Si tratta di ragazzi di 14,15 e 13 anni. Ma perché i nostri volontari hanno trovato ragazzini anche sopra i 10 anni, nelle escolinhas?


Nelle comunità del nord del Mozambico le persone parlano il makua: non tutti conoscono il portoghese, lingua ufficiale della nazione. Bambini e ragazzi di varie età, quindi, vanno all'asilo ad imparare le basi della lingua portoghese prima di accedere alle elementari, così da non partire svantaggiati rispetto a chi conosce già la lingua.
Purtroppo molte famiglie vivono in condizioni di estrema povertà e non possono garantire ai propri ragazzi l’istruzione più basica. Queste famiglie decidono di mandare i propri figli, anche se più grandicelli, all'asilo, che è spesso completamente gratuito o con una quota d’iscrizione molto più bassa rispetto ad elementari e medie. In questo modo i bambini e le bambine di ogni età possono comunque ottenere un’istruzione senza pesare sull'economia della famiglia.

Gli asili sono il primo mattone nella costruzione del loro futuro, un trampolino di lancio che fornirà a tutti questi ragazzi gli strumenti per divenire ciò che vogliono essere “da grandi” e per realizzare tutti i loro sogni. Non solo, l’asilo è un’opportunità per bambini e ragazzi, alcuni dei quali, purtroppo, rimasti orfani, di fare nuove amicizie, sentirsi in una grande famiglia e poter contare sulla figura del maestro, come sostegno nelle difficoltà quotidiane. E questo anche grazie ad HUMANA e a tutti i nostri volontari!



1.    Nome, Cognome: Abacar Assane
Quanti anni hai? 14 anni
Da dove vieni? Sono originario del distretto di Nacala. Fino a 9 anni ho vissuto nel bairro di Mathapue, ma da qualche anno vivo qui a Mpaco
Com’è formata la tua famiglia? Vivo con mia nonna, non ho nessun fratello. Quando avevo 8 anni i miei genitori hanno cominciato a stare molto male, così sono stato trasferito in un’altra famiglia a Mathapue. Purtroppo la situazione dei miei genitori è peggiorata, fino a quando sono venuti a mancare entrambi, nel 2010. In quel momento frequentavo già l’escolinha di Mathapue e Manuel (supervisore di tutte le escolinhas e maestro a Mpaco) ha saputo della presenza di mia nonna presso il distretto di Mpaco e ha richiesto il mio spostamento in questo quartiere, per stare più vicino a un mio familiare.


Come ti trovi in questo nuovo bairro? La tua vita è cambiata molto? Mia nonna non è in ottima forma, non riesce a camminare e a stento esce di casa. Un’altra famiglia di Machamba ci aiuta con la loro produzione di verdure. Non posso spostarmi da loro perché ho l’unica parte della mia famiglia qui e vorrei rimanere vicino a mia nonna il più a lungo possibile.

(nonna di Abacar)

C’è stato un momento particolarmente bello che ti va di raccontare? Quando mia mamma stava bene, passavamo i pomeriggi insieme e la sera cucinavamo le torte al cioccolato insieme, anche se in realtà faceva tutto lei. Passavamo molto tempo insieme e spesso ho paura di scordarmi dei bei momenti che abbiamo trascorso in famiglia. Avevamo sempre qualcosa da fare e ora è come se mi mancasse una parte fondamentale di me.
Com’è stata l’accoglienza nell’Escolinha di Mpaco? Tutti sono stati carinissimi, ho fatto tanti nuovi amici e mi piace veramente tanto imparare.
Il mio migliore amico qui è Mutafid, ci troviamo molto bene insieme e giochiamo tanto anche con gli altri bambini.


A proposito di giochi, qual è il tuo gioco preferito? Calcio a 11, costruiamo noi un piccolo campetto qua dietro l’escolinha e ci sfidiamo, anche col maestro Manuel.


2.    Nome, Cognome: Albertina Manuel
Quanti anni hai? 15 anni
Da dove vieni? Vivo nel bairro di Mpaco, a circa 45 minuti a piedi dall’escolinha. Ogni giorno vengo qui per imparare e giocare con i miei compagni.
Com’è formata la tua famiglia? Qui a Mpaco vivo con mia madre Olga. Ho un fratello di 17 anni, una sorella di 14, una di 10 e una di 8 anni. Tutti quanti abitano a Nacala a Velha (circa 1 ora e mezza di macchina) e studiano presso la scuola primaria in quel quartiere.
Mio padre è venuto a mancare nel 2008, quando avevo 8 anni. Mia madre non lavora, per questo i miei fratelli sono stati trasferiti tutti quanti in un’altra famiglia. Io sono la più piccola, quindi hanno permesso a mia mamma di tenermi con sè.
Come vi sostenete economicamente? Mia madre coltiva alcune verdure nel campo vicino a casa, poi parte degli alimenti li cucina per noi due, mentre il resto lo riesce a vendere per strada o al mercato di Nacala.
Come ti trovi in casa con tua mamma? Facciamo tante cose insieme, ma nel complesso mi mancano molto i miei fratelli e mi spiace che mia mamma non riesca a pagare da mangiare anche a loro. Altrimenti saremmo tutti insieme qui a Mpaco e mi piacerebbe molto vivere qui con loro.
Qual è il motivo che ti spinge ad andare all’escolinha di Mpaco, tutti i giorni, alle 7? Mio padre ci ha sempre spinto ad andare avanti con l’educazione, infatti è grazie a lui che ho questa volontà di imparare e di vivere ogni giorno come se fosse meraviglioso, anche se devo camminare molto. Quando mio papà è peggiorato ed è poi venuto a mancare, dentro di me è come se gli avessi promesso che avrei continuato a frequentare la scuola.
Cosa ti piace dell’Escolinha di Mpaco? Ogni giorno impariamo tante cose nuove, sul mondo, sugli animali, sulla grammatica e la matematica. La mia materia preferita è portoghese, infatti sono una delle piu’ brave della classe e mi servirà molto per quando comincerò a frequentare la scuola primaria.
Con chi ti piace trascorrere il tempo? Qui all’escolinha Rosa è la mia migliore amica. Formiamo un team fortissimo a Banana e vinciamo quasi sempre.



3.    Nome, Cognome: Tela Monta
Quanti anni hai? 13 anni
Da dove vieni? Vivo nel bairro di Mpaco.
Com’e’ formata la tua famiglia? I miei genitori sono divorziati, quindi ho 5 fratelli (solo da parte di papà). Tutti sono qui nell’escolinha (interviste 6-7) e mi piace vederli tutti i giorni. Da quando i miei genitori sono divorziati, vivo qui a Mpaco con mia mamma e la sua famiglia. Poco tempo fa mio papà è venuto a mancare, ma già non lo vedevo molto spesso.
Ti piace vivere con la famiglia di tua mamma? Sì, mi sono sempre stati tutti molto vicini, quindi sono affezionata a loro come se fossero la mia famiglia. La sera ci ritroviamo a parlare intorno alla tavola, mentre mia mamma e mia nonna cucinano.
Qualcuno lavora nella tua famiglia? Nessuno ha un vero e proprio lavoro fisso. Mia mamma e mia nonna coltivano alcune verdure e le vendono in strada, cosi’ riusciamo a mangiare e sostenerci.
Cosa ti piace dell’Escolinha di Mpaco? Incontro le mie amiche e ci confidiamo sui nostri sogni e segreti. La mia migliore amica è Maria e insieme giochiamo al salto della corda e a Banana.
C’è un bel ricordo della tua vita che ti fa sorridere? Ogni volta che gioco insieme alle mie amiche e torno a casa saltellando felice, mi sento veramente fortunata di avere un’istruzione, una famiglia e tante persone che mi stanno vicine.

                                                                    
(Mamma Ajira e nonna di Tela)                                                                  

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