Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

Immagine
  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

Bem-vindo!

“Dopo aver lasciato la strada principale di Nacala, si percorrono alcuni chilometri di discesa sterrata fino ad arrivare quasi al mare. Qui, in una posizione scenografica si trova l’Istituto Politecnico di HUMANA: un insieme di casette gialle basse, che ospitano aule, sale comuni, dormitori. Tutto è curatissimo: della manutenzione ordinaria e della pulizia si occupano direttamente gli studenti, che vi si dedicano tutte le mattine prima delle lezioni” (Monica B.)

Ed è proprio in questo angolo di mondo che si scatena la magia: si respira la voglia di vivere, studenti che ballano, cantano e accolgono il gruppo di volontari arrivati dall’Italia. Si può sentire l’emozione nell’aria, una curiosità reciproca di conoscersi, con l’imbarazzo iniziale di chi si conosce per la prima volta. Gli studenti dell’Istituto di Nacala rompono subito il ghiaccio intonando canzoni mozambicane e creando un’atmosfera di divertimento in mezzo alla natura che circonda Muzuane.

Stanchi dopo un viaggio in aereo di circa 20 ore, si riprendono tutte le energie guardando l’impegno e la felicità nei volti di tutte le persone pronte ad accoglierci per le due settimane di Vacanza Solidale. Ci sarà tempo per riposarsi…Benvenuti a Muzuane, e ora balliamo!

https://www.youtube.com/watch?v=5wHXvtWPdxU

Commenti

Post popolari in questo blog

Una roadmap per ridisegnare il futuro del settore tessile in Europa

Incontri informativi Mozambico 2017

Smile! :)