Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

Dai ricordi di Stefania


Dal diario di una vacanziera 2017...Stefania <3



A quasi una settimana dal mio rientro dal Mozambico... Non c'è minuto che non pensi a cosa ho lasciato lì... Non c'è giorno che non pensi a tutte quelle emozioni positive vissute all'ennesima potenza pensando, per la prima volta, solo a me e alle mie sensazioni per immergermi in un sogno chiuso in un cassetto da troppo tempo ...

E Oggi, a chi mi chiede ... com'è stata quest'esperienza... Com'è l'Africa? Inizio a parlare ininterrotamente ma poi mi rendo conto che è impossibile far capire del tutto come è andata...perché L'AFRICA NON PUOI RACCONTARLA, MA PUOI SOLO VIVERLA... ♡
Perché L'Africa è un concentrato di emozioni quando la vivi, ed un pugno nello stomaco quando te ne allontani.

L'Africa che ho conosciuto io è gente che cammina lungo le strade...quasi mai a mani vuote, è gente che cammina a tutte le ore lungo strade infinite, lungo le spiagge, tra i cespugli...è gente che salta su furgoni sgarrupati caricati all'impossibile... l'Africa che ho conosciuto io è ritmo di bonghi e voci di ragazzi che ti fanno venire la pelle d'oca e che senti fin dentro la pancia ... l'Africa è un cielo stellato che non puoi descrivere... ma l'Africa è soprattutto colore... colore di capulane legate strette alla vita di donne coraggiose che lavorano ininterrottamente sfidando il caldo, è rosso di strade sterrate di cui non si vede la fine, è verde di una vegetazione rigogliosa che non ti aspetti, è azzurro di acque oceaniche che immaginavi più fredde...è bianco di occhi che ti guardano felici ma anche un po' lucidi e smarriti.. ed è bianco di bocche che ti sorridono... E poi c'è il nero...il colore a cui pensi quando parli di Africa... bhè... l'Africa che ho conosciuto io è mille sfumature di nero di facce che pensavi fossero tutte uguali e che invece scopri avere sembianze diverse, l'Africa che ho conosciuto io è mille sfumature di nero di mani di bambini che si tendono quando ti avvicini...le stesse mani che diventano rosa, quasi come le tue, mentre a dita aperte ti salutano quando leggeri e velocissimi corrono dietro al carro quando ti vedono passare... ed ecco altre mille sfumature di nero di piedini scalzi che corrono e corrono velocissimi incuranti di quello che calpestano, piedini di bambini che ridono sempre, bambini che non sentono dolore e continuano a correre perché l'unica cosa che vogliono è non perderti di vista....bambini che al tuo passaggio sbucano da ogni dove urlando TA TAAAAAA TA TAAAAA TA TAAAAA... quel Ta Taaaa che quando torni a casa ti rimbomba nelle orecchie come un eco sordo... quel Ta taaaa di cui senti che non puoi più farne a meno per non sentirti solo ♡


Grazie Stefania <3

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