Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2021

Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

Immagine
  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

TCE, un progetto "modello" per contrastare l'HIV

Immagine
Circa il 65% delle persone che convivono con il virus dell'HIV si trovano nel continente africano. Il programma TCE (Total Control of Epidemic) di Humana punta, fra le altre cose, a favorire una diagnosi tempestiva della malattia ed è stato adottato come modello dai diversi governi, tra cui quello della Namibia. di Alessandra Di Stefano Era il 5 giugno 1981 quando i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti segnalarono un inspiegabile aumento dei casi di polmoniti e di una rara forma di tumore dei vasi sanguinei, il sarcoma di Kaposi, nelle città di Los Angeles, San Francisco e New York. Fu il primo allarme legato all’AIDS. Dalla scoperta dei primi casi sono passati 40 anni, nei quali l’HIV ha colpito oltre 75 milioni di persone in tutto il mondo . A causa della malattia e di patologie correlate sono morte oltre 39 milioni di persone mentre, solo nel 2020, sono stati registrati 1,5 milioni di nuovi casi. Le Nazioni Unite hanno inserito la lotta all’A

Progetto 3C, sperimentare in armonia con la natura

Immagine
  Il progetto 3C di Humana è un orto sociale in provincia di Milano. Chi ne fa parte può apprendere tecniche di coltivazione e sperimentare secondo le proprie inclinazioni, come ad esempio sta facendo Piero, ortista e appassionato di agricoltura sinergica. La Redazione All'orto del progetto 3C di Humana Italia si coltiva il clima e la comunità . Le persone coinvolte  si prendono cura del proprio lotto di terra (15-30mq) sperimentando e mettendo in pratica diverse tecniche di coltivazione, sotto la guida sapiente della farming instructor di Humana, Alessandra. Insieme a lei, apprendono e si dedicano con passione a un’agricoltura lenta, che segue il ritmo della natura, partecipando ai momenti formativi e di confronto. In questo modo si alimenta lo scambio e la condivisione di esperienze: l’orto diventa sempre più fertile e ricco di ortaggi di ogni genere, oltre che di storie da raccontare . C’è, ad esempio, quella di Piero, infermiere in pensione che è entrato a far parte del proge

Cibo per tutti, un obbiettivo comune per lo sviluppo globale

Immagine
La “sicurezza alimentare” è il libero accesso dei  popoli al cibo necessario per poter condurre una vita sana. Una mente affamata non riesce a concentrarsi, un corpo affamato si lascia andare, un bambino affamato perde ogni desiderio di giocare e di studiare.  di Federico Turchetti Insicurezza alimentare e fame continuano ad affliggere milioni di persone, specialmente in Africa e in Asia. Decenni di costante progresso in termini di accesso adeguato al cibo per la popolazione mondiale più povera sembrano essersi interrotti nel 2014. Nei cinque anni successivi il numero di persone afflitte dalla fame è aumentato costantemente, crescendo di circa 60 milioni di unità . Inoltre, gli ultimi dati disponibili a livello globale stimano che nel 2019 quasi 690 milioni di persone fossero malnutrite [1] , un numero che corrisponde all’8,9% dell’intera popolazione mondiale e in aumento rispetto all’8,6% registrato nel 2014. Questo significativo aumento può essere attribuito in buona parte ad un nume