Come la pandemia ha aggravato il gender gap
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Il gender gap sta aumentando, a discapito ulteriore per le donne. In India, sono sempre di più le ragazze che hanno difficoltà ad accedere a un'istruzione di qualità e quindi ad avere una possibilità per riscattare il proprio futuro: il lavoro nelle comunità locali e con le famiglie svolge un ruolo cruciale per invertire la rotta.
di Alessandra Di Stefano
La pandemia di COVID-19 ha avuto un effetto moltiplicatore sulla disparità di genere e ha mostrato quanto le disuguaglianze tra uomini e donne siano profondamente radicate nei sistemi politici, sociali ed economici. Secondo i dati dell’Agenzia delle Nazioni Unite UN Woman nell’ultimo anno la condizione delle donne a livello mondiale è drammaticamente peggiorata: 47 milioni di donne sono cadute in povertà, 10 milioni di ragazze sono a rischio di matrimoni precoci, 243 milioni di donne hanno subito violenza domestica mentre milioni di bambine sono a rischio di abbandono scolastico[1].
Con oltre 31 milioni di casi, l’India è il secondo Paese al mondo per numero di
persone colpite dal virus SARS-COV2. La situazione sanitaria, economica e
sociale negli ultimi mesi si è aggravata, aumentando il divario sociale e
l’ineguaglianza economica. Le donne e le ragazze sono le più colpite dalla
pandemia. Secondo il Global Gender Gap Index 2021 l’India si colloca al 140°
posto su 156° Paesi perdendo oltre 28 posizioni rispetto all’anno precedente. Tra
le tante disuguaglianze evidenziate dal Covid-19, l’accesso all’istruzione è
una delle più evidenti. Nel marzo 2020, il Governo indiano ha decretato la
chiusura delle scuole di ogni ordine e grado promuovendo programmi di
apprendimento a distanza attraverso piattaforme online oppure radio e
televisione per le aree rurali nelle quali l’accesso ad Internet è limitato.
Nonostante gli sforzi profusi, il lockdown ha incrementato le disuguaglianze di
genere nell’accesso all’istruzione. Uno studio condotto prima della pandemia ha
evidenziato che oltre il 40% delle ragazze indiane tra i 15 e 18 non ha accesso
all’istruzione, mentre circa il 30% delle ragazze provenienti dalle famiglie più
povere non è mai stato a scuola. Inoltre, sebbene il numero di ragazze iscritte
a scuola sia maggiore rispetto ai ragazzi, la formazione delle ragazze è in
media di 4,7 anni contro gli 8,2 dei ragazzi. Da molti anni Humana India lavora
per colmare le differenze di genere mettendo al centro dei propri interventi l’empowerment
delle ragazze, partendo dall’accesso all’istruzione e alla formazione. Accanto ai
progetti di Girls' Bridge Education, che
forniscono supporto accademico e sociale alle giovani donne tra i 9 ei 14 anni,
l’organizzazione ha rafforzato gli interventi a favore delle ragazze per andare
in contro alle nuove esigenze emerse con la pandemia. Oltre 10 milioni di
ragazze sono a rischio di abbandono scolastico a causa dei matrimoni forzati,
del lavoro minorile e di casi di violenza sessuale. Il sistema educativo
indiano non è attrezzato per rispondere alla crisi, per questo gli interventi promossi
da Humana India mirano a creare sinergie con famiglie, comunità e scuole per evitare
la dispersione scolastica delle ragazze. Con la chiusura degli istituti, i
progetti dedicati all’istruzione sono stati rimodulati in base ai nuovi bisogni[2] : i
programmi formativi, ad esempio, sono stati potenziati e ridefiniti in base alla
didattica a distanza, mentre per far fronte al mancato accesso ad internet di
molte famiglie si è intervenuto direttamente nei villaggi con gruppi di
sostegno allo studio. Nell’ultimo anno, i progetti dedicati all’emancipazione
femminile sono aumentati. Tra gli interventi più significativi, c’è il progetto Tejaswini
(che significa luminoso e radiante), un
intervento di inclusione socio-economica e formazione professionale che Humana
India realizza come partner del governo di Jharkhand. Il progetto si rivolge
alle ragazze tra i 14 e i 24 anni di età di sei distretti del Jharkhand. con
l’obiettivo di rafforzare le competenze delle giovani donne per favorire il
loro inserimento nel mercato del lavoro locale. Questo obiettivo è perseguito
organizzando le partecipanti in piccoli gruppi chiamati Club Tejaswini, dove le loro
conoscenze sono rafforzate con percorsi su salute, nutrizione, alfabetizzazione
digitale e finanziaria per garantire la loro autonomia e autosufficienza. Nei primi
nove mesi di progetto, sono state identificate 363.432 ragazze adolescenti
mentre oltre 2.000 giovani donne sono state formate in qualità di trainers. Questi
progetti sono particolarmente significativi in un momento in cui l’esclusione
dal sistema scolastico e il mancato accesso a percorsi di formazione rischia di
compromettere il futuro di centinaia di giovani indiane che rischiano di cadere
nel vortice della povertà e dello sfruttamento.
[1] From insight to action. Gender equality in the wake of Covid 19https://www.unwomen.org/-/media/headquarters/attachments/sections/library/publications/2020/gender-equality-in-the-wake-of-covid-19-en.pdf?la=en&vs=5142
The Impact of COVID-19 on Women https://www.un.org/sites/un2.un.org/files/policy_brief_on_covid_impact_on_women_9_apr_2020_updated.pdf
[2] Il programma Kadam Step Up è stato
creato per colmare le lacune nell’apprendimento dei bambini e delle bambine che
sono rimasti fuori dal sistema scolastico. Grazie al programma, solo tra il
2019 e il 2020 oltre 18.000 bambini sono stati iscritti nelle scuole
governative negli stati di Chhattisgarh, Haryana, Uttar Pradesh, Jammu Kashmir,
Maharashtra and Rajasthan.
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