Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

Un futuro migliore

Aseem è un vivace bambino di 9 anni che vive con la famiglia in una baraccopoli del villaggio di Chakkapur, in Gurgaon.
 Proprio come tutti i bambini di 9 anni è vivace e curioso, ma è qui che si interrompono le somiglianze. Aseem soffre di distrofia muscolare, una malattia degenerativa che provoca una progressiva debolezza muscolare e, infine, porta alla paralisi del corpo. Non è in grado di camminare.

Nonostante queste sfide persistenti e un dolore fisico costante, Aseem è un bambino incredibilmente luminoso e felice che ama stare con i suoi amici e si impegna in tutte le attività come i suoi compagni. Tuttavia, è costretto a trascorrere molto tempo a letto e il suo "mezzo di trasporto" è la sorella Tumpa, 12 anni.  Tumpa ha abbandonato la scuola una volta raggiunta la sesta classe dal momento che doveva occuparsi del fratello e accompagnarlo in giro.

Humana People to People India, tramite il Community Development Project (CDP), lavora a stretto contatto con la baraccopoli di Chakkarpur e così ha scoperto la situazione peculiare di Aseem e della sua famiglia. Janka, una volontaria di HUMANA, terapista di professione, si è presa a cuore la situazione di Aseem e ha messo in campo tutte le proprie forze per aiutarlo. Lo portava ogni giorno al centro di riabilitazione del CDP e lo riportava a casa, e allo stesso tempo insegnava a Tumpa. In occasione del 17° anniversario di Humana India, Janka, insieme all'intero team di HUMANA, ha regalato ad Aseem una sedia a rotelle, con tutti gli strumenti di riabilitazione necessari per i suoi esercizi. La madre e la sorella Tumpa erano strabiliate dal regalo e dalla potenzialità che la sedia a rotelle poteva portare. Per Aseem la sedia a rotelle ha significato l'opportunità di poter frequentare la scuola e di unirsi ai suoi amici in tutte le attività; per Tumpa la possibilità di frequentare nuovamente la scuola senza doversi occupare costantemente del fratello.

Il bagliore di speranza negli occhi e la felicità sul volto della famiglia di Aseem sono stati il miglior ringraziamento finale.

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