Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

Children’s town


Oggi vi raccontiamo le testimonianze di due bambini che vivono alla “Cidadela”, anche detta “Children’s town”. Si tratta di un centro di accoglienza gestito da Humana, che funge sia da casa per i bambini orfani che da scuola elementare, e si trova a Maputo, la capitale del Mozambico.
Ecco i racconti di Justino e Nuro!

Justino, che sarà meccanico

Il mio nome è Justino Ninito Sitoe a sono nato il 25 giugno del 2005. Ho perso la mia famiglia ma non ricordo come è successo. Ricordo soltanto che stavo camminando per le strade di Maputo quando una guardia di sicurezza mi fermò e mi diede da mangiare. Quello stesso giorno un poliziotto mi prese e mi portò alla stazione di polizia, dove passai la notte. Il giorno dopo venni portato ad un asilo e in seguito in un orfanotrofio, e nell’orfanotrofio passai il natale del 2013. Nel 2014 venni trasferito alla “Cidadela” da un operatore sociale, insieme ad altri bambini. Inizia presto ad andare a scuola, e ora sono al quarto anno di scuole elementari. I miei voti sono buoni e mi piace fare attività extra-curriculari, in particolar modo mi piace cucire vestiti.
Considero la Cidadela come la mia casa, il luogo dove ho imparato tante cose, dove le persone si interessano a me, si prendono cura della mia salute e mi vogliono bene.
Da grande vorrei essere un meccanico, mi piace riparare cose.







Sono Nuro e voglio essere ingegnere!

Sono Nuro João Rodrigues e un giorno uscii in bicicletta con mio fratello maggiore per incontrare i miei amici. Giocammo tutta la notte ma mio fratello non tornò mai a prendermi. Lo cercai senza successo. Allora un signore mi portò alla Cidadela, che divenne subito la mia casa. Alla Cidadela ho cibo tutti i giorni, ho degli amici e posso studiare. Ho imparato tante cose, anche pratiche, perché ci sono corsi di cucito, di artigianato, di falegnameria. Per esempio, con il corso di falegnameria, ho imparato a costruire delle finestre di legno.
Mi piace vivere qui, giocare con i miei amici, essere sempre ascoltato dai miei insegnanti. Quando sarò grande voglio diventare un ingegnere civile!










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