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Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fus...

Iniziamo a scoprire il Malawi

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Prima di raccontare nel dettaglio cosa faranno e cosa vedranno i vacanzieri in Malawi, vogliamo darvi qualche informazione in più per conoscere meglio questo Paese. Il Malawi è uno stato dell’Africa sud-orientale e il suo territorio è circondato da altri tre stati: Mozambico, Zambia e Tanzania. E’ situato su un altopiano di 1.100 metri, non ha sbocchi sul mare ma è bagnato da un grande bacino d’acqua, il lago Malawi , detto anche Niassa. Questo lago fu attraversato per la prima volta da un battello a vapore portoghese nel XVI secolo, ma furono gli inglesi a effettuare una vera esplorazione nel paese con la “African Lakes Company”, con lo scopo di estendere la sovranità politico-economica sulla regione. Solo nel 1893 l’Inghilterra organizzò tutte le terre della valle dello Shire e della costa occidentale del lago Niassa e le unì tutte sotto un unico Protettorato dell’Africa Centrale, il “Central Africa Protectorate”. Si dovrà però aspettare il 1903 affinché il Paese...

Una nuova meta: il Malawi!

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Dopo il grande successo delle Vacanze Solidali in Mozambico, che hanno visto la partenza di oltre 250 volontari in 11 anni, HUMANA People to People Italia propone una nuova meta per l’estate 2019: il Malawi !  I turisti solidali alloggeranno presso la Guest House di Chilangoma : una sistemazione semplice ma confortevole, con camere doppie e bagni in comune. Per i pasti, invece, saremo ospiti dell’Head Quarter di DAPP Malawi , la consorella di HUMANA in loco e condivideremo il momento del pranzo e della cena con lo staff dell’organizzazione. Sarà una grandissima opportunità, per conoscersi, per instaurare nuove amicizie e vedere di persona il lavoro dei colleghi, che potranno rispondere a ogni domanda o curiosità sui progetti e sulla vita in Malawi. Uno degli obiettivi della vacanza solidale sarà quello di costruire un parco giochi in una delle aree rurali vicino alle scuole elementari. Sarà costruito con materiali semplici, reperibili direttam...

L'asilo di Mpaco

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Oggi vi portiamo con noi a Mpaco , un quartiere di Nacala, dove si trova una delle " escolinhas ", gli asili di HUMANA. È proprio qui a Mpaco che alcuni dei volontari del 2016 hanno lavorato, pitturando le pareti dell’asilo e giocando coi bambini. Abbiamo intervistato per voi 3 ragazzi che frequentano questo asilo: Abacar, Albertina e Tela . Si tratta di ragazzi di 14,15 e 13 anni. Ma perché i nostri volontari hanno trovato ragazzini anche sopra i 10 anni, nelle escolinhas ? Nelle comunità del nord del Mozambico le persone parlano il  makua : non tutti conoscono il portoghese, lingua ufficiale della nazione. Bambini e ragazzi di varie età, quindi, vanno all'asilo ad imparare le basi della lingua portoghese prima di accedere alle elementari, così da non partire svantaggiati rispetto a chi conosce già la lingua. Purtroppo molte famiglie vivono in condizioni di estrema povertà e non possono garantire ai propri ragazzi l’istruzione più basica. Queste famiglie decid...

19 MARZO

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Oggi è la festa del papà e vogliamo raccontarvi la storia di un padre mozambicano , che vive a Nacala. I turisti dell’anno scorso, in viaggio con il progetto “vacanze solidali”, lo hanno conosciuto durante la giornata del borsista ; in questa giornata i volontari cucinano e consumano il pranzo a casa di uno dei ragazzi destinatari delle borse di studio, insieme a tutta la famiglia. Parte della quota partecipativa pagata dai turisti, infatti, viene devoluta ai ragazzi in difficoltà, così da coprire tutte le spese per studiare al Politecnico di Nacala. Ed è proprio la giornata a casa del borsista una delle attività preferite dei nostri turisti, anno dopo anno. L’anno scorso una delle borsiste conosciute fu Teresa Linha , detta “Teresinha”, ed è proprio di suo padre che vogliamo parlare. In Mozambico non è comune vedere padri casalinghi. Sono sempre le donne ad occuparsi della casa e dei figli, mentre l’uomo lavora fuori casa.  Anzi, molto spesso sono fratelli e sorelle maggiori ...

Ilenia ci racconta il suo Mozambico!

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Ho chiesto ad Ilenia, ex volontaria 2017 , di raccontarmi la sua esperienza in Mozambico, nel progetto “ vacanze solidali ”. Ecco la sua testimonianza! “Cosa posso dire del mio viaggio in Mozambico? Mi riesce difficilissimo provare a descrivere tutto quel che ho vissuto, sicuramente posso affermare di aver provato emozioni inenarrabili e soddisfazioni personali che non mi aspettavo. Vorrei fare un passo indietro per provare a spiegarti meglio. Sette anni fa, l'anno del mio diploma, dopo aver conosciuto un medico che operava in Africa tramite un'altra associazione di volontariato, mi era venuta voglia di partire. Pensavo ad un viaggio post maturità, andando a fare del volontariato in Zambia per tre mesi. Purtroppo, essendo giovane e ancora alle dipendenze dei miei genitori, non sono riuscita convincerli a lasciarmi partire. Circa un anno fa, parlando al telefono con il mio migliore amico delle nostre potenziali vacanze estive, salta fuori l’idea di vacan...

Donne e viaggi, una storia antica

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Oggi è l’8 marzo e noi vogliamo omaggiare quelle donne che hanno avuto il coraggio di essere se stesse e superare i propri limiti in un epoca storica in cui non era cosa facile. Jeanne Baré, 1740-1803 La prima donna a circumnavigare il globo, e lo ha fatto travestita da uomo. Alexandra David-Nèel, 1868-1969 Scrittrice, fotografa, antropologa ed esploratrice francese, la prima donna occidentale a visitare il Tibet nel 1924, quando era proibito entrarvi, e lo raggiunse a piedi dalla Cina.  Raymonde De Laroche, 1882-1919 Aviatrice francese, è stata la prima donna a ottenere il brevetto di volo e a volare con un suo aereo.  Freya Stark, 1893- 1993 Quest'incredibile esploratrice britannica viaggiò da sola per moltissimi Paesi, tra cui Iran ed Afghanistan; fu la prima donna occidentale ad attraversare da sola il Deserto Arabico. Eh sì, visse cent'anni! Viaggiare fa proprio bene alla salute! Krystina Chojnowska-L...

Children’s town

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Oggi vi raccontiamo le testimonianze di due bambini che vivono alla “Cidadela”, anche detta “Children’s town”. Si tratta di un centro di accoglienza gestito da Humana, che funge sia da casa per i bambini orfani che da scuola elementare, e si trova a Maputo, la capitale del Mozambico. Ecco i racconti di Justino e Nuro! Justino, che sarà meccanico Il mio nome è Justino Ninito Sitoe a sono nato il 25 giugno del 2005. Ho perso la mia famiglia ma non ricordo come è successo. Ricordo soltanto che stavo camminando per le strade di Maputo quando una guardia di sicurezza mi fermò e mi diede da mangiare. Quello stesso giorno un poliziotto mi prese e mi portò alla stazione di polizia, dove passai la notte. Il giorno dopo venni portato ad un asilo e in seguito in un orfanotrofio, e nell’orfanotrofio passai il natale del 2013. Nel 2014 venni trasferito alla “Cidadela” da un operatore sociale, insieme ad altri bambini. Inizia presto ad andare a scuola, e ora sono al quarto anno di scuole...