Malaria, un nemico che si può sconfiggere
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La giornata
mondiale contro la Malaria è l’occasione per ricordare gli obiettivi, ambiziosi
ma raggiungibili, posti dalla comunità internazionale per debellare questa
malattia
di Federico Turchetti
Il 25 aprile si
celebra la Giornata mondiale contro la Malaria, istituita dai 194 Paesi
membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2007. Questa giornata
commemorativa rappresenta un’occasione per riconoscere gli importanti traguardi
raggiunti nella lotta alla malaria e per riaffermare, anno dopo anno, come il debellamento della malattia sia un
obiettivo raggiungibile. I motivi per essere ottimisti a riguardo non
mancano: negli ultimi due decenni,
infatti, gli sforzi compiuti per contrastare la malaria hanno evitato almeno un
miliardo e mezzo di casi e 7,6 milioni di morti. Nello stesso periodo di
riferimento, il tasso di mortalità della malattia a livello globale, il quale
viene definito come numero di morti ogni 100 mila abitanti a rischio, si è
ridotto da 25 a 10.
La Giornata mondiale del 25 aprile è anche un ottimo
momento per riflettere con rinnovata
attenzione sulle sfide tutt’ora poste dalla malaria e sull’enorme impatto che questa
malattia - causata da protozoi parassiti appartenenti al genere Plasmodium
che vengono trasmessi all’uomo dalle punture di zanzare infette – continua
ad avere sulle vite di centinaia di milioni di persone. Benché siano stati
compiuti dei notevoli passi in avanti nella lotta contro la malaria, i dati
parlano di una malattia ancora estremamente diffusa in numerosi Paesi africani
e asiatici.
Nel 2019 ci
sono stati 229 milioni di casi in 87 Paesi, poco più della metà di questi
si sono verificati in Nigeria (27%), Repubblica Democratica del Congo (12%),
Uganda (5%), Mozambico (4%) e Niger (3%). Undici Paesi (Burkina Faso, Cameroon,
RDC, Ghana, Mali, Mozambico, Niger, Nigeria, Uganda, Tanzania e India),
definiti come high-burden nations, hanno rappresentato circa il 70% dei
casi. Si stima che nello stesso anno, a causa della malaria, siano morte
409.000 persone e che i bambini di età inferiore ai cinque anni siano stati i
più colpiti (circa il 67% dei morti). La
malaria rimane quindi a livello globale una delle principali cause di mortalità
infantile, oltre ad avere un impatto molto forte sullo sviluppo dei Paesi
in cui è endemica. Tali riflessioni assumono oggi, ad oltre un anno dallo
scoppio della pandemia di COVID-19,
una particolare importanza alla luce delle forti
ripercussioni che questa sta avendo sulla salute pubblica di decine e decine di
Paesi, e soprattutto su quei sistemi sanitari che già in precedenza dovevano
affrontare la diffusione di altre malattie che, da sole o in combinazione
con altre (ad esempio, basti pensare alla sovrapposizione geografica di
HIV/AIDS e malaria), sono estremamente gravose in termini economici e sociali.
Dal momento che tutti
i membri della Federazione Internazionale Humana People to People presenti in
Africa e Asia si trovano in realtà dove questa malattia è endemica, la lotta
contro la malaria rappresenta una componente molto importante dei nostri
programmi di sviluppo. L’approccio utilizzato si pone in linea con quello
impiegato in altri interventi di salute, come quelli che riguardano HIV/AIDS e
tubercolosi, ovvero pone come punto di
partenza dei progetti le persone e le comunità, cercando di rafforzare la
loro organizzazione interna e di promuovere
una costante collaborazione con i sistemi sanitari nazionali. L’obiettivo
dei programmi di contrasto alla malaria è far sì che le comunità locali
adottino sistemi di prevenzione efficaci, che i casi di malaria vengano
diagnosticati tempestivamente e che le persone accedano altrettanto velocemente
a cure adeguate. Le attività di sorveglianza rivestono un ruolo fondamentale, poiché
servono a identificare le aree e i gruppi di popolazione dove la prevalenza
della malattia è più alta. Alcuni dei progetti si sono concentrati sulla mobilitazione
di bambini e insegnanti all’interno delle comunità, tramite altri sono state
fatte delle campagne di prevenzione basate su visite a domicilio. Tra le attività principali dei diversi
progetti ci sono la distribuzione di Long-lasting insecticidal nets
(LLINs), in particolare a donne in gravidanza e a famiglie con bambini di
età inferiore ai cinque anni, le campagne
di sensibilizzazione su come riconoscere i sintomi della malaria e, infine,
il costante supporto ai malati per far sì che accedano per tempo a cure
adeguate. Decine di migliaia di persone
sono state raggiunte da interventi condotti in Angola, Mozambico, Zimbabwe,
Cina, Repubblica Democratica del Congo, Malawi, Namibia e Sud Africa,
grazie al supporto di donatori quali, ad esempio, USAID e il Global Fund to Fight AIDS,
Tuberculosis and Malaria. In Africa meridionale, diversi membri
della Federazione Humana People to People hanno attivamente partecipato alla The Elimination Eight Initiative
(E8), uno sforzo coordinato da otto Paesi (Botswana, Namibia, Sud Africa,
Swaziland, Angola, Mozambico, Zambia e Zimbabwe) per azzerare, entro il 2030, la trasmissione della malattia all’interno
e attraverso i confini nazionali.
Gli obiettivi che la comunità internazionale si è
posta nella lotta alla malaria, ambiziosi ma raggiungibili, continueranno a
vedere tutti i membri della Federazione Humana People to People in prima linea
al fianco delle comunità più colpite. La Giornata del 25 aprile serve quindi a
ricordarci, quest’anno in particolare, che l’impegno per migliorare la salute
di tutte le popolazioni del mondo è una cosa che riguarda ognuno di noi.
Letture consigliate:
- https://www.humana.org/more/news/world-malaria-day-eliminating-malaria-is-everyone-s-responsibility
- https://www.humana.org/what-we-do/stories-from-our-work/toward-malaria-elimination-in-angola-and-namibia
- https://endmalaria.org/worldmalariaday2021
- https://zeromalaria.org/
- https://www.who.int/campaigns/world-malaria-day
- https://www.epicentro.iss.it/malaria/#:~:text=La%20malaria%20umana%20%C3%A8%20una,rischio%20di%20contrarre%20la%20malaria
- https://www.who.int/malaria/areas/high_risk_groups/hiv_aids_patients/en/#:~:text=In%20areas%20with%20stable%20malaria,and%20severe%20malaria%20and%20death
- https://www.who.int/activities/protecting-malaria-high-risk-groups
- https://www.who.int/immunization/programmes_systems/interventions/malaria_llins/en/
- https://www.who.int/teams/global-malaria-programme/reports/world-malaria-report-2020#:~:text=The%202020%20edition%20of%20the,and%207.6%20million%20deaths%20averted
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