Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

Leggende: Il baobab

"Il sapere è un tronco di Baobab...una sola persona non può abbracciarlo"

Viaggiando per le strade dirette a Quissimajulo, a Nacala, si possono notare tantissimi meravigliosi Baobab, pianta simbolo dell’Africa, in particolare del Mozambico e del Madagascar.

Una delle curiose leggende narra che il Baobab era l’albero più maestoso di tutta la terra, ma molto superbo. Si vantava della sua bellezza, deridendo tutti gli altri alberi. Così un giorno il dio della foresta decise di sradicarlo dal terreno e girarlo a testa in giù, così da far vedere fuori dal terreno solo le sue radici.

Il Baobab non è solo una maestosa pianta, ma ha anche moltissime proprietà curative in tutte le sue parti: la corteccia, le foglie, le radici, i semi e i frutti. La polpa del frutto del baobab viene utilizzata come integratore naturale, ricca di calcio, potassio, vitamina B1 e B2 e ferro. Dai semi si può creare un olio per la cura della pelle o vengono anche venduti come caramelle nei mercati locali. Le foglie vengono fatte essiccare e poi utilizzate per insaporire il cibo preparato nelle case mozambicane. Ma questo albero non finisce di essere fonte di cibo: anche le radici cotte possono essere mangiate!

Nella foto alcune vacanziere solidali, partite nell'estate 2015! Scopri come partecipare anche tu!

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