Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

La piantagione di anacardi

A qualche ora da Nacala, nel nord del Mozambico, HUMANA gestisce una coltivazione di anacardi (Caju in portoghese), precisamente a Itoculo.

Dopo una visita dell’Istituzione Incaju a Itoculo, nasce l’idea di cominciare una coltivazione di anacardi proprio a Itoculo. Quando gli agricoltori formati da HUMANA cominciarono a raccogliere gli anacardi, si riuscirono ad occupare col tempo anche della trasformazione del frutto dell’anacardo: dal frutto si ricavano gli anacardi, il succo, la melassa e la bistecca di caju che è presente solo nei giorni della raccolta. I tipi di anacardi che producono sono quelli semplici, quelli tostati con il sale, quelli dolci con il sesamo e quelli con il peperoncino.

È inoltre un centro di formazione pratica per alunni del corso di agricoltura. Ci sono state varie collaborazioni con scuole dei distretti vicini e non solo con le scuole di ADPP, durante le quali gli alunni hanno seguito
corsi di formazione pratica.

Da aprile a giugno c’e’ il periodo di potatura delle piante e pulizia della piantagione mentre da giugno a ottobre avviene la polverizzazione delle piante: 3 serie di pesticidi naturali per allontanare gli insetti che infettano i caju.

La trasformazione dura 2 mesi da novembre a fine dicembre per il succo di frutta.
Con gli anacardi facciamo anche il burro e con il guscio facciamo la legna per tostare le castagne e usiamo l’olio che ne esce per pitturare le pareti e le piante in cosi da tenere lontano le termiti.

Quest informazioni sono oggetto di sensibilizzazione per la comunita’ in modo da dare a tutti le giuste informazioni per conservare bene le piante di caju della comunita’.

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