Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

L'Isola di Mozambico #1


L’Isola di Mozambico (in portoghese Ilha de Moçambique) è un luogo ricco di storia, segnato dalle memorie del passato coloniale portoghese. Per arrivare all’Isola bisogna percorrere un ponte di 2 km a doppio senso di marcia ma con una sola corsia. Ma ne vale la pena!

Il paesaggio naturale è mozzafiato con spiagge bellissime e vi sono presenti anche diversi monumenti, come la statua di Vasco De Gama e di Luis di Camussa ( uno scrittore che scrisse un libro sulle odi dell’isola, conservato all’interno del museo).

Un curioso aneddoto riguardante l’Isola di Mozambico, spiega anche l’origine del nome Mozambico: un semplice fraintendimento di Vasco De Gama. L’esploratore portoghese, arrivato sull’Isola nel 1498, incontrò lo sceicco governatore dell’Isola, un certo Moussa Ben Mbiki. Vasco de Gama capì male il nome e pensava si chiamasse Mozambique, da qui il nome dell’Isola poi diventata capitale dell’omonimo paese.

Sull’Isola è presente un’importante museo, un tempo casa dei Gesuiti, per poi diventare palazzo dei governatori del Mozambico, primo tra tutti Vasco De Gama. Dopo la fine della colonizzazione, con l’uscita dei portoghesi dal Mozambico, il primo Presidente, Samora Moises Machel, volle utilizzare questo palazzo come residenza del Presidente. Dopo pochi giorni però capì che non ne valeva la pena perché il palazzo conteneva oggetti molto antichi e il loro utilizzo giornaliero avrebbe comportato una perdita degli stessi e di conseguenza della memoria storica. Per questo motivo il Presidente Machel decise di lasciare questo palazzo come museo e trasferire la sue residenza a Maputo (Lorenco Marquez nell’era coloniale). Grazie a questa decisione ancora oggi per tutti è possibile incontrare moltissimi reperti antichi e vivere a pieno l’esperienza di quell’epoca.

Non perdere l'occasione e visita anche tu l'Isola di Mozambico grazie al progetto delle Vacanze Solidali di HUMANA! Contattaci per maggiori informazioni!

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