Il jeans, ancora una volta, icona del cambiamento

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  Il jeans ha un fascino intramontabile, tuttavia non bisogna dimenticare che genera un impatto ambientale importante. Per ridurlo, si fanno strada diversi progetti sui fronti del design e del riciclo. di Redazione Nel mondo occidentale, il jeans è sicuramente il materiale più iconico nel settore tessile e nella moda in generale. Il più versatile e anche il più controverso, quando si parla delle sue origini. Il primo tessuto “blue jeans” pare sia stato realizzato in una fabbrica manifatturiera di Nîmes, in Francia : da qui si pensa derivi la parola denim, ma c’è ancora molto dibattito in materia. Ci sono, infatti, testimonianze ben più antiche, come alcune statuine di presepe tardo settecentesche conservate al Museo Civico Luxoro di Genova, che sembrano documentare come il jeans fosse comunemente utilizzato per confezionare gli abiti da lavoro e da festa già all’epoca. Addirittura, i pantaloni indossati da Giuseppe Garibaldi quando partì nel 1860 alla volta di Marsala erano di fustagn

Pronta alla partenza?


Pronto alla partenza,
si accorcia la distanza


Pronta alla partenza? La domanda che mi sento rivolgere più spesso in queste settimane. Ma come si fa a sapere quando si è pronti per la partenza? Forse quando è pronta la valigia? Quando si compra il biglietto aereo? O quando è finito il giro dei saluti? Forse, invece, non si può mai essere veramente pronti per la partenza…

Non è il mio primo viaggio con destinazione Africa, e non lo è nemmeno con destinazione Mozambico. Questo però non mi impedisce di assaporare la novità e il desiderio di vivere questa nuova esperienza! I vacanzieri sono tutti molto pieni di entusiasmo e si aspettano moltissimo. Sarà mio compito accompagnarli in questo Paese così grande e così lontano dal nostro per un incontro profondo e sicuramente un po’ speciale con la comunità di Muzuane. Il contatto con le persone, il tuffo in una nuova realtà, una comunità intera da conoscere sono gli aspetti che potranno far nascere un cambiamento, che inizierà dal nostro sguardo e dal nostro modo di vedere il mondo che ci circonda e che se vorremo potremo portare a casa, nella nostra vita. Saranno soprattutto le persone che incontreremo a farci scoprire un modo diverso di vedere le cose. Quello che più di tutto mi piacerebbe portare in valigia al mio rientro è la consapevolezza di aver contribuito a questo cambiamento. Non parto per accompagnare i turisti a visitare dei luoghi ma piuttosto per accompagnare delle persone a conoscere altre persone, far incontrare storie di vita e magari anche provare a far ripercorrere la propria vita. Forse poi al ritorno il cammino che ci sta di fronte ci potrà sembrare diverso.

Ora so che ogni giorno è un nuovo passo verso il Mozambico e in fondo in fondo, ripensandoci bene, credo che si è pronti per la partenza solamente quando si arriva a destinazione: è il viso di chi ti accoglie che ti fa capire se eri pronto o no per la partenza. Io però ho una certezza in tasca: sul viso di chi mi attenderà in aeroporto sono certa di trovare un grande sorriso. Quindi, non posso che essere più che pronta per la partenza.

Patrizia - HUMANA Italia
In Mozambico con i turisti solidali nell'estate 2016

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